Nola, clementino al liceo classico statale Giosué Carducci
Nola – “La profezia di Clementino” questo il titolo del libro di Clementino Maccaro, nuova icona del panorama repper italiano ed internazionale. L’opera è stata presentata durante un convegno moderato dalla giornalista Rossella Avella, presso il Liceo Classico Carducci il 15 dicembre c.a. nell’ambito del progetto “Lettura”. 180 i ragazzi presenti al convegno che si è svolto nella palestra della scuola. “Mi definisco un pulcinella, che ha sempre fatto di testa sua, un pò controcorrente. Il mio nome d’arte, se così si può definire, è “iena white”. Iena è il mio animale preferito, un animale aggressivo, che non si scoraggia di fronta a niente, un pò proprio come me, che con le mie canzoni ho sempre dimostrato uno stato d’animo agguerrito nei confronti della società e della mia stessa vita – dichiara il cantante durante il momento di confronto con gli alunni – Ce l’ho voluta fare a tutti i costi, ho rinunciate alla donne, alla vita sociale, alle partite di calcetto, avevo deciso di fare il rep ed ho dato la vita per questo”. Ha raccontato della sua fanciullezza, trascorsa dietro le quinte del teatro con i suoi genitori, da sempre appassionati di recitazione “il teatro aiuta a tenere la presenza scenica ed il rapporto con il pubblico. Ti crea un filing con gli spettatori che normalmente non si riesce a creare. Sul palco impari a gestire la voce. Ricordo ancora mio padre che mi diceva di dover imparare a farmi sentire, senza l’uso del microfono sino all’ultima fila del teatro. Forse per questo oggi mi ritrovo un bel vocione”. Circa la sua recente nomina a Sanremo 2016, nella lista dei cantanti big, ha espresso duri pareri “Sul palco dell’Ariston non dovrebbe mai esserci un repper. Non è un genere, che secondo me si addice all’occasione, però i tempi si sono evoluti ed è bello he anche io possa avere quest’opportunità. Ora non vedo l’ora di salire lì sopra e scoprire cosa si provi a cantare nel tempio della musica italiana”. Tra gli incontri che hanno maggiormanete toccato la sua esperienza musicale: Pino Daniele, Fabri Fibra, Rocco Hunt, i Negrita, James Senese, Jovanotti Lorenzo “Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, segnando la mia vita con un insegnamento grande o piccolo che sia”. “Cambieresti qualcosa della tua carriera vissuta fin ora? – chiede emozionata un’alunna dalla platea – Non cambierei niente o forse una cosa si! Se potessi cambiare qualcosa della mia vita – racconta – aspetterei Pino Daniele scendere dal palco di Courmayeur, per salutarlo un’ultima volta”. Standing ovation alla fine, quando intona, imporvvisando, una canzone rep dedicata agli studenti presenti.
di Rossella Avella