Ospedale di Nola: attivato il pronto soccorso provvisorio

Nola – Sarà un presidio di pronto soccorso provvisorio. Il tempo necessario per completare l’ampliamento e l’adeguamento del reparto di prima linea del nosocomio bruniano. Alla presenza degli onorevoli Pasquale Sommese e Paolo Russo, oltre che del direttore generale dell’Asl Napoli 3Sud, Maurizio D’Amora, è stato attivato stamane, il presidio provvisorio di pronto soccorso del Santa Maria della Pietà. Il reparto, così come è noto da tempo, è stato trasferito momentaneamente presso i locali ex mensa che in questi mesi sono stati oggetto di un programma di adeguamento. Un programma che non è stato immune da problemi di carattere burocratico che alla fine hanno rallentato il trasferimento. “Voglio rimarcare – ha dichiarato il direttore dell’ospedale; Andrea De Stefano – che si tratta di un trasferimento provvisorio, nell’ attesa del completamento dei lavori di adeguamento e di ampliamento del pronto soccorso. Dunque, provvisoriamente, il reparto si trasferisce presso i locali dell’ex mensa. Appena sarà completato tutto l’iter burocratico saranno consegnati alla ditta aggiudicataria i locali del pronto soccorso per l’inizio dei lavori che stimiamo possano essere conclusi in poco più di un anno”: Il nuovo pronto soccorso prevede l’ampliamento del reparto, oltre che la costruzione di un nuovo e più adeguato volume che andrà a congiungersi con quello esistente. L’obiettivo è quello di migliorare la ricettività del reparto oltre che l’offerta sanitaria, oggi limitata a causa degli spazi ridotti. Il nuovo pronto soccorso diventerà in pratica un vero e proprio dipartimento per l’emergenza e sarà dotato anche di otto posti letto al fine di poter ricoverare stesso in loco i pazienti durante il primo soccorso, per poi trasferirli, a seconda dei casi, nei reparti specializzati. Con questa maggiore disponibilità, saranno evitati i “ricoveri di fortuna” in barella. Il pronto soccorso provvisorio ha visto la necessità di un riassetto di  via dell’Amicizia dove è previsto il nuovo accesso del reparto. In questo caso, è stata studiata, infatti, un’ apposita soluzione stante il grande flusso di auto a cui fa riferimento l’arteria. A tal proposito si sono incontrati, nelle scorse settimane, i tecnici dell’Asl e quelli del Comune che hanno individuato la giusta intesa per salvaguardare la sicurezza di tutti. A quanto pare il senso di marcia non cambierà. Il vettore sarà sempre il medesimo, e cioè che  via dell’Amicizia potrà essere percorsa solo proseguendo in direzione dell’ospedale. L’elemento di novità sarà rappresentato da una corsia preferenziale che da via S. Francesco, piuttosto che dall’entrata principale dell’ospedale, condurrà al nuovo accesso del pronto soccorso di via dell’Amicizia. Naturalmente, oltre non si potrà proseguire. Per rendere tutto ciò possibile, l’amministrazione comunale rinuncerà all’area di parcheggio presente proprio in via dell’Amicizia, per consentire la realizzazione della corsia preferenziale.

Ospedale di Nola, ampliamento: si attendono nuovi fondi dal piano di riparto della Regione

L’attivazione del pronto soccorso provvisorio è stata anche la giusta occasione per fare il punto su tutti gli altri interventi in corso presso il nosocomio bruniano. Intorno ad un tavolo, in un incontro informale, del resto, si sono ritrovati il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, l’assessore regionale, Pasquale Sommese, l’onorevole Paolo Russo, il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Maurizio D’Amora, il direttore dell’ospedale, Andrea De Stefano. Al momento, fermo al palo, è il programma del così detto blocco centrale. Dopo una fase in cui i lavori sono proseguiti in maniera piuttosto regolare, con la realizzazione dei posti di rianimazione e di due camere operatorie, sulle sei previste, da alcune settimane, si verificato uno stop. Alla base del “disco rosso”, il mancato pagamento delle spettanze alla ditta che sta eseguendo l’intervento. Si tratta di circa 700 mila euro. La società aggiudicatrice dei lavori minaccia oltre alla rescissione del contratto anche di adire alle vie legali ,aprendo un contenzioso che non farebbe che appesantire la situazione. Di qui, l’auspicabile intervento della politica al fine di sbloccare questi fondi che fanno parte di una vecchia triennalità ai sensi dell’ articolo 20 della legge 67 del 1988. Una linea di finanziamento che è stata utilizzata anche per la riqualificazione dell’ala est dell’ospedale. Durante il citato incontro di ieri mattina, si è tirato fuori anche il vecchio progetto dell’ampliamento dell’ospedale (nella foto il plastico), affinché il nosocomio possa raggiungere quota 187 posti letto, così come stabilito dal decreto regionale numero 49 del 2010. Attualmente, invece, l’ospedale conta solo 135 posti letto, dunque, 52 in meno rispetto alla quota prevista. L’ampliamento prevede la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica che sarebbe posizionato nella parte antistante all’attuale edificio, prevedendo anche nuovi spazi per il nido, la neonatologia, la gastroscopia, la neurologia. L’auspicio è che il progetto, in passato  oggetto di una linea di finanziamento che non si è di fatto mai concretizzata, possa essere inserito nel piano di riparto che in queste settimane è oggetto di discussione in Regione Campania.

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