Bettoliere 2016, Enrico Fedele “Recuperiamo le tradizioni. Per noi sarà una festa popolare”
Nola – “Abbiamo sfilato con dei garofani rossi per recuperare una tradizione ormai persa da anni”. E’ questo il segno distintivo con il quale si è presenta il comitato del Bettoliere 2016 ieri al tradizionale rito del passaggio della bandiera. A spiegarlo è Enrico Fedele, nolano doc, noto ai più per la sua attività di procuratore dei calciatori. Un lavoro che lo ha portato a girare il mondo senza mai dimenticare la sua città e la grande passione per la Festa dei Gigli. Quest’anno insieme ad alcuni amici tra cui, la famiglia Castagnini, Bernardo Arienzo, Nino Napolitano, Saverio Napolitano, Francesco De Falco, Felice e Franco Cocozza, sarà protagonista dei festeggiamenti del Giglio del Bettoliere.
“L’obiettivo di questo Giglio che promuoviamo insieme a un gruppo di amici è quello di rivalutare la vera tradizione dei Gigli – afferma Fedele –ma soprattutto il suo spirito popolare come Festa di tutti”
Alcune idee sono già ben chiare a partire dalla musica che tendenzialmente si cercherà di riportare allo stile della vecchia fanfara con la prevalenza degli strumenti a fiato oggi sopraffatti dallo “strapotere” di quelli elettronici.
Il concetto di “Festa aperta” sarà un altro principio su cui si baserà la kermesse del Bettoliere 2016 a partire già dal passaggio della bandiera . Infatti dopo la consegna del testimone dai vecchi ai nuovi maestri di festa, lo stendardo della corporazione è rimasto in esposizione in un noto esercizio commerciale del centro così tutti i devoti e gli appassionati potranno ammirarlo anche nei giorni a seguire.
Definito per buona parte il team del Giglio. I cantanti saranno la coppia Tino Simonetti e Felice Spizuoco per una vocalità tutta di “petto”. La divisione musicale sarà la giovane ma promettente di Gianluca Marciano.
La firmataria è invece Filomena Castagnini. Resta da definire unicamente la paranza la quale non è stata scelta ancora. “Ora pensiamo a vivere quello che è il momento più importante della Festa – conclude Fedele – poi sceglieremo la paranza”.