Unioni civili: ancora scontro tra Ncd e Pd
«Sulle unioni civili non possiamo aspettare». A dirlo è Matteo Renzi a Rtl 102.5 dopo lo scontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Spero che si possa discutere delle unioni civili senza toni di furore ideologico, ma cercando di trovare un punto di sintesi. L’importante è che la legge si faccia e credo che, nonostante le differenze, ci sia spazio per trovare un punto di sintesi», ha detto il premier.
«Sul 95 per cento della legge c’è l’accordo di tutti. Restano ancora alcuni temi sui quali confrontarsi, come quello dell’adozione del figlio del partner, sul quale ci sarà una grande discussione in Senato», ha spiegato.
«Le unioni civili sono un argomento che divide profondamente tant’è che siamo l’unico Paese in Europa senza una legge. La posizione del Pd è iniziare a discutere di questa legge in Aula, dandoci tempi per arrivare alla conclusione in Senato».
Il ddl è arrivato in Aula subito dopo l’ok alle riforme, ma senza l’accordo con Ap. Uno strappo arrivato al termine di un lungo vertice tenutosi a Palazzo Chigi tra Alfano (che boccia senza appello la parte relativa alle adozioni) e Renzi.
Tra i due non c’è accordo né sui tempi – che, comunque, per l’ok finale vedono uno slittamento al 2016 – né sul merito: con i punti della stepchild adoption e dell’utero in affitto sui quali la trincea dei centristi non dà alcun segno di cedimento.