Tavecchio difende Conte: “Rinvio a giudizio non è una condanna”

“La mia posizione la conoscete tutti e non cambia. In questo paese le garanzie ci sono per tutti e anche per Conte. Il rinvio a giudizio non è una condanna”. Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, commenta così le indiscrezioni secondo cui il pm di Cremona, Roberto Di Martino, chiederà il rinvio a giudizio per il ct azzurro Antonio Conte nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse che lo vede coinvolto.
 
Sul futuro in azzurro del tecnico il presidente della Figc aggiunge: “Ho parlato questa mattina con Conte e non ci sono novità. Il ct resta al suo posto rispettando il contratto”. E per quanto riguarda le inchieste sul calcioscommesse spiega: “Noi stiamo facendo una cosa importante, cacciare tutti i mercanti dal tempio. E’ la cosa più importante che ha in mente la Figc e lo faremo senza indugi”.
 
In relazione al filone più caldo in questi giorni, quello sul Catania, il procuratore federale Stefano Palazzi, in conferenza stampa al fianco di Tavecchio e al n.1 della Lega Serie B, Andrea Abodi, per fare il punto della situazione sul calcioscommesse, chiarisce: “Oggi la procura di Catania ci trasmetterà gli atti di indagine fino ad ora espletati, grazie alla disponibilità dei colleghi della magistratura ordinaria che ci mostrano considerazione e fiducia”.
 
“In due mesi circa -ha aggiunto Palazzi- i giudici di Catania sono riusciti a portare l’indagine in un punto così avanzato che ci consentirà di fare chiarezza sui nostri tesserati”.

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