Statuto della Città Metropolitana di Napoli, dalla Conferenza Metropolitana via libera all’adozione definitiva

Con 46 voti favorevoli – rappresentativi di 2 milioni e 238 mila abitanti – ed un solo astenuto la Conferenza Metropolitana ha dato il via libera all’adozione definitiva dello Statuto della Città Metropolitana di Napoli. La Carta fondamentale del nuovo Ente è stata approvata al termine della seduta della Conferenza – composta da tutti i Sindaci dei Comuni dell’area metropolitana – tenutasi nell’aula consiliare di Santa Maria la Nova a Napoli. Per essere approvato, il documento doveva ricevere il sì di almeno un terzo dei Comuni (31), rappresentativi però della maggioranza della popolazione residente, quindi di almeno 1 milione e 527mila abitanti. In apertura dei lavori il Sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, ha ricordato che lo Statuto è stato redatto, dopo un percorso complesso, dalla Commissione Statutaria nominata all’interno del Consiglio Metropolitano, organo che ne ha poi approvato, lo scorso 14 maggio, all’u nanimità la proposta. Ad illustrare il documento all’Assemblea è stato, invece, Domenico Tuccillo – nella doppia veste di Presidente della Commissione e di membro della Conferenza in quanto Sindaco del Comune di Afragola – Al dibattito sono intervenuti presentando proposte i Sindaci di Lacco Ameno, Portici, Scisciano, Nola, Pomigliano d’Arco, Casamarciano, Meta di Sorrento e Melito, proposte che il Sindaco de Magistris, che ha presieduto la seduta, si è fatto carico di presentare al Consiglio Metropolitano per verificarne la possibilità di recepimento nel testo. “Con l’approvazione dello Statuto – ha affermato de Magistris a margine della seduta – la Conferenza Metropolitana ha compiuto un atto fondamentale per l’Ente. Adesso lo Statuto comincerà a vivere, può e deve essere migliorato ma questo è un giorno importante per la Città metropolitana. Stiamo lavorando in condizioni difficili, siamo anche in pochi ma adesso la squadra si allarga, sia come Consiglio che come Conferenza Metropolitana, e ci sono tutte le condizioni per dare un servizio sempre migliore alle nostre comunità”.

 

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