Conte pronto alla sfida con la Croazia: “Gara tosta ma ce la giocheremo”
“Affronteremo una squadra molto forte, come ha dimostrato a San Siro dove poteva succedere di tutto, potevamo vincere noi ma anche loro, è una partita tra due squadre accreditate alla fase finale degli europei, poi c’è il terzo incomodo Norvegia. Abbiamo preparato la partita nella maniera giusta e ci giocheremo le nostre carte”. E’ pronto alla sfida dello Stadio Poljud contro laCroazia il ct azzurro Antonio Conte a poche ore dalla partita valida per le qualificazioni agli europei.
“Questa partita non sarà decisiva qualunque risultato ci sia. E’ una partita bella, tosta, contro un avversario forte. E questo deve darci grandi motivazioni ama dal punto di vista della classifica non è decisiva”, prosegue Conte nella conferenza della vigilia della sfida di qualificazione agli Europei tra Croazia e Italia. In classifica la squadra croata è al comando con 13 punti, a 11 l’Italia con la Norvegia a inseguire a 9, ma inutile fare calcoli, l’ipotesi ‘pareggio’ non è contemplata dal ct azzurro: “Non mi è mai capitato di iniziare una partita pensando a un obiettivo minimo. Noi dobbiamo fare tutto il possibile, poi se la gara dovesse finire in parità faremo le nostre valutazioni, può essere un pareggio positivo se avremo giocato bene”.
Diversi gli infortuni da cui è stata falcidiata la Nazionale ma non sarà questo a fermare gli azzurri: “Barzagli e Zaza non li abbiamo mai avuti quindi questo non ha inciso sul lavoro, l’unico che ha avuto problemi durante l’allenamento è stato Verratti e oggi c’è stata la contusione di De Rossi nella parte esterna del ginocchio che lo ha messo fuori causa -prosegue il ct azzurro-. Il cambio di modulo con la difesa a 4? Al problema dei sistemi di gioco sono attaccati i giornalisti, alla fine contano i principi di gioco, che ci sia il 4-3-3, il 3-5-2 o il 4-4-2. Contano i principi, poi sta all’allenatore cercare di mettere i migliori in campo adattandosi ai suoi giocatori”.
Sul fatto che la sfida contro i croati si giocherà a porte chiuse Conte chiarisce: “Sarà un vantaggio per chi avrà giocato meglio e avrà raggiunto il risultato migliore. Il fatto che non ci sia il pubblico penalizza noi e loro, ci sarà silenzio, l’aspetto positivo è che gli allenatori verranno ascoltati maggiormente dai giocatori”. Infine sullo stato psicologico degli juventini che arrivano alla partita dopo la sconfitta di Champions: “Hanno recuperato, hanno archiviato l’ultima partita concentrandosi su questa che è altrettanto importante”.