Maxi inchieste sulla Fifa
Un’inchiesta sull’assegnazione dei campionati mondiali di calcio del 2018 e del 2022 è stata aperta in Svizzera per abuso di potere e riciclaggio di denaro. La procura generale ha disposto il sequestro di documenti e file nel quartier generale della Fifa, ha reso noto in un comunicato diffuso poche ore dopo l’arresto di sei funzionari avvenuto all’alba di questa mattina al Baur au Lac, l’albergo a cinque stelle in cui è in preparazione il Congresso della Federazione internazionale di calcio, arresti avvenuti su richiesta degli Stati Uniti, dove stanno per essere formalizzate accuse nei confronti di 14 persone per corruzione nell’assegnazione dei diritti televisivi, di commercializzazione e sponsorizzazione, di parte della Concacaf, una delle sei confederazioni regionali della Fifa, quella che segue Nord America, America centrale e Caraibi. I funzionari indagati avrebbero intascato fino a 100 milioni di dollari in fondi neri, soldi transitati anche su banche americane.
Il presidente Sepp Blatter “al momento non è coinvolto nell’inchiesta”, precisa la Fifa assicurando la disponibilità della Federazione “a collaborare con chi sta portando avanti l’inchiesta”. “E’ nostro interesse chiarire tutti i dubbi e dare ogni risposta, ma ribadisco che la Fifa è parte lesa in questa vicenda”, ha dichiarato il portavoce Walter De Gregorio in una conferenza stampa a Zurigo. I mondiali del 2018 in Russia e del 2022 nel Qatar, così come il congresso in apertura venerdì, si svolgeranno regolarmente, ha aggiunto De Gregorio. Il 79enne Blatter si presenta per un quinto mandato alla guida della federazione internazionale. Il suo sfidante -le elezioni sono fissate venerdì- è il principe giordano Ali bin Al Hussein.
Come ha reso noto l’Ufficio federale di giustizia svizzero (Ufg), i sei funzionari arrestati sono in stato in detenzione in attesa dell’autorizzazione alla loro estradizione. Fra le persone arrestate, Jeffrey Webb, presidente della federcalcio delle isole Cayman e vicepresidente del comitato esecutivo della Fifa, l’uruguaiano Eugenio Figueredo, un altro vicepresidente della federazione internazionale ed ex numero uno del Conmebol, Jack Warner, di Trinidad e Tobago, ex componente dell’esecutivo ed ex presidente della Concacaf. Incriminati anche Eduardo Li, Julio Rocha, Costas Takkas, Rafaekl Esquivel, Jose Maria Marin e Nicolas Leon, oltre che ‘intermediario Jose Margulies. Accuse dovrebbero essere formalizzate contro procuratori sportivi Alejandro Burzaco, Aaron Davidson, Hugo Jinkis e Mariano Jinkis.
L’inviato del New York Times a Zurigo Sam Borden ha pubblicato sul suo account twitter il video in cui si mostrano gli impiegati dell’albergo armati di lenzuola con cui cercano di coprire gli arresti