Allegri: “Vincere la Coppa Italia per preparare al meglio la finale di Champions”

“Credo che domani la gara sarà molto difficile, ma bisogna cercare di vincerla perché portare a casa la Coppa Italia è molto importante soprattutto per preparare al meglio la finale di Champions”. Lo dice l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Lazio. “Domani sarà una partita sicuramente diversa dalle due di campionato perché è una finale, sarà una partita secca e c’è in palio un trofeo -aggiunge il tecnico bianconero-. Ci sarà molto equilibrio e non è detto che si risolva nei 90 minuti”.

L’ex allenatore del Milan sottolinea il fatto che la Coppa Italia manchi da 20 anni dalla bacheca della Juventus: “La partita di domani ci alza molto la tensione, perché la Juventus è 20 anni che non vince la Coppa Italia, può essere la decima Coppa e quindi credo che sarebbe un risultato davvero straordinario”.

Allegri ha ancora qualche dubbio di formazione ma a guidare il centrocampo ci sarà Andrea Pirlo. “Domani gioca e non riposa. Poi credo che da qui al 6 giugno, abbiamo solo tre partite e non possiamo far riposare molti giocatori per arrivare a Berlino in una condizione ottimale. Intanto pensiamo alla partita di domani sera, poi vedremo il da farsi da giovedì”.

L’allenatore livornese torna poi a parlare dei paragoni con Conte, rendendo merito al lavoro fatto dal ct della nazionale: “Credo che Conte abbia fatto un ottimo lavoro e quando un allenatore fa degli ottimi risultati, rimane nella storia. I paragoni non mi hanno mai dato fastidio, ma era normale che ci fossero”.

Allegri svela infine di essere stato cercato dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, la scorsa estate: “Con Lotito mi sono visto questa estate, col presidente avevo fatto una chiacchierata e poi è finità lì. Fortunatamente per lui ha scelto Pioli, un ottimo allenatore che ha dimostrato soprattutto quest’anno di avere grandi qualità. Nel campionato che sta facendo la Lazio c’è grande merito del suo allenatore”.

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