La Juve vince 2-1 e sogna la finale di Berlino.

Una Juventus solida, concreta, attenta e all’altezza di una semifinale di Champions League, batte meritatamente 2-1, allo Juventus Stadium, il Real Madrid campione in carica, grazie ai gol dell’ex Alvaro Morata, con un tap-in dopo una conclusione di Carlos Tevez respinta da Casillas, e dell’argentino, tra i migliori in campo. Di Cristiano Ronaldo la rete del momentaneo pareggio, prima del rigore realizzato dall’Apache, steso da Carvajal dopo una volata di 60 metri, che ha consentito agli uomini di Massimiliano Allegri di piegare la squadra di Carlo Ancelotti. Un risultato che lascia aperta ogni possibilità per il Real, tra una settimana al Santiago Bernabeu, ma che proietta i bianconeri verso quella che sarebbe stata definita un’impresa ad inizio stagione: arrivare alla finale di Champions di Berlino.
 
Un successo meritato della Juve che ha confermato la crescita del gruppo a disposizione di Allegri. Una squadra che ha avuto due soli momenti di ‘amnesia’, sul gol di Ronaldo, lasciato solo all’interno dell’area di rigore libero di colpire di testa da pochi passi, e sull’occasione capitata sulla testa di James Rodriguez che ha colpito, in modo quasi incredibile, la traversa. Poi un bel intervento di Buffon su una conclusione dalla distanza di Kross e poco altro da parte del Real. Per il resto molta Juventus con T evez, Morata, Vidal e Marchisio a dare fastidio alla retroguardia merengues e con la sostanza di Sturaro, schierato a sorpresa a centrocampo da Allegri. E al 93′ la Juve poteva anche sigillare la sfida ma Llorente, subentrato a Morata, da due passi ha schiacciato di testa tra le braccia di Casillas. Al Bernabeu ci sarà da soffrire con il Real che le proverà tutte per cercare di bissare il successo dello scorso anno.
 
Lucida l’analisi di Gigi Buffon a fine gara. “Potevamo fare il terzo gol, potevano anche fare il 2-2, per cui, analizzando a menta fredda, quella che non ho io adesso, la partita, penso che il 2-1 vada molto bene. Nel senso che noi dovevamo solo dare la dimostrazione a noi stessi di potercela giocare quasi alla pari, o di essere competitivi anche per questi livelli. Poi, qualsiasi fosse il risultato, sarebbe andato bene, anche l’1-1, secondo me, per il tipo di partita che è stata, che lasciava aperte delle speranze per il ritorno, perché è stato tipo un incontro di pugilato, un po’ le davano loro, un po’ le davamo noi e penso che a Madrid sarà così. Per cui, anche un risultato di parità, secondo me avrebbe lasciato più o meno le stesse possibilità di passaggio del turno”.

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