Juventus, Allegri in ansia per Vidal. Rischia di saltare il Monaco

Allarme Vidal. Il cileno non ha preso parte alla seduta tattica in programma nel primo pomeriggio per colpa di una tonsillite acuta, stesso problema che a gennaio lo aveva costretto ad un ricovero d’urgenza in ospedale. “La sua disponibilità per l’allenamento di domani verrà valutata nella mattinata”, rende noto il sito ufficiale della Juventus. Dallo staff medico bianconero filtra comunque un cauto ottimismo sulla possibilità di recuperare Re Arturo in tempo per il ritorno dei quarti di finale di Champions, mercoledì sera in casa del Monaco. Oggi pomeriggio Vidal stava già meglio, tanto da ipotizzare un suo rientro in gruppo per la rifinitura di domani. Allegri farà di tutto per recuperare il giocatore, peraltro reduce da una prova finalmente scintillante sabato contro la Lazio. L’assenza di Vidal sarebbe infatti un bruttissimo colpo per il reparto di centrocampo, già privo dell’infortunato Pogba e con il recuperato Pirlo non ancora al cento per cento.
 
EVRA: “CARO MONACO, TI DEVO… AMMAZZARE” – “A Monaco sarà una partita diversa rispetto all’andata allo Stadium: la Juve non sarà più padrona del gioco”. Parola di Patrice Evra, il grande ex, 120 presenze con i monegaschi dal 2002 al 2006. E un killer instinct da ritrovare: “Ero davvero fiero della vittoria contro l’Arsenal. Il Monaco ha rappresentato tanto per me  –  prosegue il bianconero, intervistato da Canal Footbal Club -. Ma quando gioco contro una squadra, mi piace avere una certa voglia di ammazzare il mio avversario, ovviamente nel senso positivo del termine. Ecco, c’è il rischio che tutto questo mi venga un po’ a mancare: dovrò concentrarmi più del solito”.
 
“POGBA E KONDOGBIA ARRIVERANNO IN ALTO” – Antivigilia di Monaco-Juventus (arbitra lo scozzese Collum, lo stesso fischietto che a dicembre aveva diretto Juventus-Atletico Madrid 0-0), sfida con vista sulle semifinali di Champions. La Signora è padrona assoluta nel cortile di casa: 15 punti in più di Roma e Lazio seconde e la possibilità (remota ma reale) di festeggiare lo scudetto già domenica prossima, nella tana del Toro, con sei giornate di anticipo. Il Monaco no, arranca al terzo posto della Ligue 1 dopo aver racimolato la miseria di tre pareggi nelle ultime quattro partite di campionato. E allo stadio Louis II non vince da metà marzo. All’andata a Torino (1-0) ha dimostrato di non essere una squadretta, ma nemmeno uno squadrone. Evra però preferisce non fidarsi di Kondogbia (in patria soprannominato “il Pogba efficace”) e soci: “Lui e Paul sono forti, arriveranno in alto. Sono due giocatori spericolati, hanno qualità e non si fanno grandi problemi. Puoi avere la tecnica di Cristiano Ronaldo, ma se non hai anche la testa non vai da nessuna parte”.
 
“MIGLIORO COL TEMPO, COME IL VINO” – Il 33enne francese sorride alla sua second life juventina: “Qui mi sento come un vino in bottiglia: miglioro con il passare del tempo”. Già, oltre ad aver finalmente scoperto il vero Vidal, Allegri può contare anche sul miglior Evra. Finito il periodo di adattamento, l’ex capitano del Manchester United ha infatti preso le misure al nostro calcio: “La Juve è una sfida complicata, ma perfetta per la mia mentalità. Il ct della Francia Deschamps, un innamorato del bianconero, mi ha detto: ‘Vedrai, la Juve è qualcosa di enorme’. Non mi aveva parlato della preparazione, però… Zidane raccontava di vomitare durante gli allenamenti. E’ incredibile, non avevo mai lavorato così in tutta la mia carriera. A Manchester era una vacanza, una bella vacanza perché si vinceva”.
 
REBUS MODULO: SARA DI NUOVO 3-5-2? – A Vinovo invece si sgobba a poco più di 48 ore dall’appuntamento con la storia: la Juve vuole e può accedere a quella semifinale di Champions che non frequenta dal lontano 2003. Allegri è orientato a confermare il modulo di gioco che ha passato il crash-test contro la Lazio, il 3-5-2 di contiana memoria: Buffon tra i pali, la BBC in difesa (Barzagli, Bonucci, Chiellini), Lichtsteiner ed Evra sulle fasce, Pirlo in regia scortato da Marchisio e Vidal (o Pereyra), con l’attacco affidato a Morata e Tevez, quest’ultimo a caccia della sua settima meraviglia europea. Meno probabile l’ipotesi di una Juve formato 4-3-1-2, senza Barzagli in trincea ma con Pereyra avanzato tra le linee nemiche e, in caso di forfait di Vidal, uno tra Padoin e Sturaro.
Nel primo pomeriggio di domani la squadra sosterrà l’ultimo allenamento a Vinovo prima di partire alla volta di Montecarlo. Là dove tutti sognano di vendicare l’eliminazione subita nelle semifinali Champions del
1998 da Del Piero e compagnia calciante e ricordano le rimonte del Monaco, su tutte quella realizzata nel 2004 a spese del Real Madrid, vittorioso 4-2 al Bernabeu e poi sconfitto 3-1 al Louis II. “La nostra giovane squadra – ricorda il sito ufficiale del Monaco – negli ultimi due anni ha sorpreso tutti: la promozione in Ligue 1, il ritorno sulla scena europea, l’ingresso nel G8 della Champions League”. E allora perché mai fermarsi sul più bello?
 

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