Nola: ritorna l’Insuperabile Barrese. Intervista a Giuseppe Ambrosiano
Nola -“La Festa Eterna” si riaccende. Sulla scena il Giglio del Beccaio, alla ribalta l’Insuperabile Barrese. Grande trepidazione accompagna il ritorno, alla Festa dei Gigli di Nola, di una delle paranze più famose dell’intero panorama folclorico campano. Emblema di una Festa, e quint’essenza di una secolare tradizione, l’Insuperabile Barrese è l’incarnazione veritiera della correttezza e della lealtà di un popolo ma, più di ogni cosa, “l’universo giglistico” che prende forma.
Quasi settant’anni di storia, raccontata attraverso le “spalle” e le gesta di “eroi”, che nella competenza giglisitica, e sulla passione per i loro invincibili colori, hanno saputo costruire una mentalità vincente, irriducibile e fiera.
E come in ogni leggenda che si rispetti, a mantenere -con responsabilità e dedizione- le redini di quest’inestimabile patrimonio, è chiamato uno dei capiparanza più esperti della Festa, che nonostante la sua giovane età, “vive d’Insuperabile” da circa quarant’anni: Giuseppe Ambrosanio.
Giuseppe, qual è la motivazione più significante, che presuppone, per quest’anno, la presenza dell’Insuperabile alla kermesse nolana?
«L’impegno preso con i nostri maestri di Festa, e in particolar modo col Dottor Giuseppe Napolitano, Responsabile del Settore Tutela e Ambiente del Comune di Nola, di portare a termine la Festa interrotta, nel 2012.»
Tornare a Nola ha voluto dire anche…
«Ha voluto dire anche fare i conti con la perplessità di tanti cullatori dell’Insuperabile, i quali hanno valutato, in piena libertà, di non partecipare alla Festa. Io rispetto questa scelta, pur sapendo quanto possa essere stato difficile rinunciare – anche se per un solo giorno, e in maniera consapevole- ai colori della loro bandiera.»
Che Festa si aspetta il capoparanza dell’Insuperabile?
«Una vetrina giglistica all’insegna della tradizione e della devozione, della sana e genuina competizione, dove le regole possano essere uguali per tutti, e non a uso e consumo di “pochi intimi”; paradossalmente, la magia della kermesse nolana si manifesta attraverso un’inequivocabile contraddizione: tutto ciò che è tradizione deve divenire innovazione.»
Un’affermazione che si presenta quasi come un “modello folclorico”, si potrebbe obiettare.
«Il folclore giglistico nolano presenta uno schema preciso: lungo il corso della mattinata domenicale si snoda l’aspetto tradizionale per eccellenza, il percorso processionale degli obelischi, ma la sera, la Festa è pura competizione, che si palesa solo ed esclusivamente attraverso l’esibizione più bella e innovativa.»
Non lo svelerai, ma la domanda è d’obbligo: quale sarà la novità più clamorosa che l’Insuperabile esibirà alla prossima Festa di Nola?
«Hai ragione, non lo svelerò. Ma sono felicissimo di anticipare, tra le tante novità, la presenza, al nostro fianco, e al mio fianco, di esponenti e cullatori della paranza della Mondiale. Un connubio giglistico che si consolida attraverso l’amicizia e il rispetto per le nostre tradizioni e per quelle nolane.»
Il tuo personale augurio alla paranza barrese “La Formidabile”, che trasporterà il Giglio del Salumiere.
«Di portare a termine una Festa stupenda e ricca di tante soddisfazioni.»
di Elisabetta Nappo