22 giugno, San Paolino: Nola si stringe intorno al suo Santo
Nola – La Festa entra nel vivo. Oggi è il giorno dedicato a San Paolino quando l’intera comunità nolana si stringe intorno al busteo argenteo del Santo che sfilerà in processione per le strade cittadine a partire dalle 19.00. Come sempre la devozione e la commozione sarà tanta, considerato il profondo legame dei nolani e non solo. Il culto di San Paolino, tra l’altro, è stato rafforzato anche dalla circostanza che solo pochi mesi fa lo stesso è stato proclamato Santo secondario della Campania. La figura di Paolino è legata anche e soprattutto alla storia della Chiesa essendone uno dei Padri fondatori e grande teologo. Nel V secolo dopo Cristo era infattiuno degli intellettuali più importanti che vantava amicizie con i grandi uomini del tempo, come Ambrogio e Agostino, personaggi che hanno influito tantissimo sulla sua formazione culturale e che hanno visto in lui un esempio di classicità o per meglio dire di fusione tra cultura e fede. “Uno dei momenti più sconvolgenti della sua vita Paolino lo vive proprio quando giunge in Campania come governatore e fissa al sua residenza a Nola – afferma Don Lino D’ Onofrio, vicario della Diocesi di Nola – qui incontra la figura di Felice, si appassiona, comincia a studiare, a capire, fino a spendere le sue ricchezze per restaurare l’antico santuario delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, in quel periodo necropoli frequentatissima dalla popolazioni delle zone limitrofe”.La figura di Paolino riveste un’ importanza di rilievo anche sul piano della produzione letteraria. “Sono tante le epistole e gli scritti che San Paolino ha lasciato in eredità. – continua don Lino – Tanti i testi che ancora oggi vengono studiati ed approfonditi da studiosi universitari e non. Noi dobbiamo ringraziare tantissimo le figure di Don Andrea Ruggiero e di Don Giovanni Santaniello che con impegno e dedizione hanno ritradotto tutta l’opera di Paolino. Non solo la Chiesa ma la cultura tutta non sarà mai sufficientemente grata a questi due uomini – ha ribadito più volte Don Lino-. Paolino, tra l’altro nella sua vita, ha avuto una produzione abbondante che ha richiesto maggiore impegno per sua traduzione, nonostante nei libri scolastici di letteratura latina lo si tenda a liquidare con poche parole”. Subito dopo la processione a cui prenderanno parte tutti i comitati, ciascuno con le proprie magliette d’occasione e la presenza del gonfalone, le autorità civili, militari e religiose, al rientro della statua seguirà l’esibizione dei “fuochi dell’Unesco”. Uno spettacolo pirotecnico di grande effetto omaggerà il santo e saluterà l’inizio della parte culminante della Festa