Torna con Meridies la “Giornata della preistoria”
Di nuovo tutti insieme appassionatamente, i cittadini nolani hanno avuto la possibilità di immergersi nella preistoria del proprio paese grazie alla “giornata della preistoria” organizzata dall’associazione Merdies. Anche quest’anno la giornata della preistoria, dopo quella organizzata lo scorso anno, è stato un gran successo. Il 22 ottobre dalle 16.00 alle 19.00, i volontari dell’Associazione Meridies, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, sono stati impegnati nella promozione della sezione preistorica del Museo Archeologico. Per l’occasione l’associazione ha riproposto alcuni laboratori di archeologia sperimentale, già sperimentati nelle scuole del territorio. “Visto l’entusiasmo con il quale è stato accolto l’evento lo scorso dicembre. Ha esordito Michele Napolitano, Presidente di Meridies- i nostri volontari hanno voluto riproporlo. Nei laboratori didattici si modifica il rapporto di subalternità che esiste tra il docente e lo studente nella lezione tradizionale: tutti diventano sperimentatori che formulano ipotesi di ricostruzione. Tutti osservano ed analizzano, manipolano oggetti e strumenti, applicano, reinventano o riproducono, riflettono sui risultati e sugli errori attraversando le tappe dell’evoluzione umana, culturale e sociale. Passare dalla storia del “fare vuol dire anche attraversare, in modo verticale ed orizzontale, il curricolo in un percorso pluri ed interdisciplinare”. Quindi un museo e tante attività a completa disposizione dei più giovani cittadini che hanno avuto la possibilità grazie a degli ottimi tirocinanti e volontari della stessa associazione che hanno organizzato delle vere e proprie visite guidate alla scoperta delle bellezze del Museo. Una giornata davvero indimenticabile che ha aiutato a dare visibilità a quelle che sono le antiche bellezze della nostra terra, spesso discriminata, e che invece ci nasconde tanti tesori che sono stati offerti alla conoscenza della cittadinanza bruniana. Ora non resta che attendere la prossima giornata preistorica, per rivivere le emozioni della vita dei nostri antenati.
di Rossella Avella