STEFANO LIQUIDATO: “TORNARE A NOLA? PERCHE’ NO?”
L’ex tecnico del Fondi si dice disposto a tornare sulla panchina bianconera dopo l’esperienza della stagione 2008/2009 culminata con la sfortunatissima finale contro la Rossanese. Raggiunto telefonicamente Stefano Liquidato, parla a 360 gradi del suo passato, del suo presente e del suo futuro, e giuro amore eterno alla squadra bruniana.
Mister Liquidato, voci in città dicono che lei è stato contattato dalla società, è tutto vero?
“Per il momento ci sono in ballo ancora le questioni riguardanti la gestione societaria della squadra, ma se ricevessi una chiamata non potrei mai dire di no. La città di Nola e la sua tifoseria mi sono entrate nel cuore. E’ stata una delle esperienze più belle della mia vita”.
Il ricordo più bello della sua esperienza a Nola?
“Paradossalmente anche se non è stata una giornata di gioia per il pubblico bianconero, il ricordo per me indelebile è quello della sfortunata finale di play-off contro la Rossanese (2-1), ma non per il risultato in sé, che infranse i nostri sogni di promozione, bensì per il lungo applauso finale della gente, assiepata sulle gradinate dello “Sporting” che ci ha seguito per un’intera stagione e a cui ancora adesso, devo dire grazie!Ricordo che partimmo in sordina, tra le perplessità degli addetti ai lavori, con pochi tifosi al seguito che arrivarono a 2500-3000 unità nell’ultimo match contro i calabresi”.
Lei è stato in una piazza importante come Fondi, quest’anno ci sono stati contatti da parte di squadre importanti anche nella prima divisione, ma se dovesse ricominciare dall’Eccellenza, lo farebbe?
“La prima cosa che guardo non è la categoria, ma è il progetto che una società deve avere, le aspettative che un club si pone per lavorare in un certo modo; che sia in prima divisione o eccellenza non fa differenza”.
Ritornando ai fatti degli ultimi tempi, cosa ne pensa dell’ennesimo scandalo scommesse che sta funestando l’Italia pallonara?
“Il calcio è malato e questo si sa, il marcio ormai c’è dappertutto. Purtroppo il Dio calcio la fa da padrone e gli interessi aumentano di anno in anno. Anche se i nomi indagati sono persone eccellenti, devono essere processate, perché altrimenti si ritorna punto e a capo e non si risolve il problema. Penso a gente impegnati in altri settori della vita civile che lavora e guadagna i soldi in modo pulito, ma arriva a stento alla fine del mese”. Tutto ciò che è successo, come lo scandalo di calciopoli, ci deve far riflettere seriamente.
Mister allora l’aspettiamo a Nola?
“(Ride)…Un abbraccio a tutti i tifosi, a presto”.
di Pasquale Arpaia.