Rubrica APERTA-MENTE: Omofobia:paura di chi?
Nel nostro excursus di “disagi” sociali questa volta dobbiamo considerare l’omofobia,ossia la paura irrazionale e violenta nei confronti dell’omosessualità.
Data l’importanza con cui consideriamo questo argomento abbiamo deciso di parlarne attraverso la voce di qualcuno che l’ha vissuta da vicino e così ho intervistato D.(nome fittizio),21 anni,”condannato” alla vita di paesino di provincia del Sud Italia.
Ci racconti,se c’è ,qualche episodio vissuto di persona?
In realtà non mi è mai capitato nulla di eclatante,solo una volta ,all’uscita di un locale a Napoli in cui c’era una festa gay,c’erano dei tipi con spranghe e mazze che aspettavano qualcuno da picchiare, e così hanno rincorso me ed alcuni amici fino all’auto,ma per fortuna siamo riusciti a scappare!
Nient’altro?
Bhe… si, paroline ,insulti per strada da parte di ragazzini,ma non ci faccio nemmeno caso ormai,quando per strada mi sento urlare “ricchione” mi faccio pure una risata!
Una tua definizione di omofobia:che cosa scatta?Da cosa dipende?
Secondo me il contesto sociale in cui viviamo influisce molto,per cui anche persone che non sono spinte da particolare idee politiche o religiose si dichiarano “contro” gli omosessuali,ma non saprei spiegare dentro casa scatta ,cosa porta un individua ad odiarne un altro.
Probabilmente non è solo questione di influenze sociali,c’è qualcosa di più. Eric Fromm dice:”l’omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali”,allora dobbiamo riflettere sul significato etimologico del termine:omofobico significa letteralmente “paura dello stesso” e questa definizione rivela con forza la verità nascosta dietro tali atteggiamenti ossia la paura di essere considerati omosessuali. Allora la vera paura è verso se stessi?Verso qualche sentimento represso troppo doloroso da ammettere?Non ci esprimiamo a riguardo,a voi l’ardua sentenza!
di Autilia Scala