Roccarainola. Una fiaccolata per le vittime della strada
Decine di candele ad illuminare la notte. Tante persone unite nel ricordo di chi non c’è più. Organizzata dall’ associazione ”L’ Incontro”, la manifestazione che si è svolta ieri sera ha voluto anche quest’anno ricordare tutti quelli che hanno perso la vita in incidenti stradali. Il lungo elenco delle vittime, tutti figli di Roccarainola, é un dolore indescrivibile che si legge negli occhi di tutti i partecipanti. Le foto delle “nostre stelle”, così come recita lo striscione dell’ “Incontro”, sono state portate per le strade del paese dal corteo che ha attraversato le frazioni fino alla chiesa di San Giovanni. Il numero dei morti per incidenti stradali a Roccarainola cresce di anno in anno e le vittime sono soprattutto ragazzi. Distrazione, velocità, imprudenza sono i colpevoli di queste tragiche morti. Molto è stato fatto nelle scuole medie di Roccarainola per sensibilizzare i giovani e renderli più consapevoli dei pericoli che si corrono quando si è alla guida di un auto o di uno scooter, come tanto fanno ogni giorno i vigili urbani attraverso i controlli. La presenza dei tre parroci, don Vincenzo, don Carlo e don Virgilio delle rispettive parrocchie di Roccarainola, Gargani e Sasso, ha rappresentato l’ unione nel dolore e nel ricordo di tutti i cittadini rocchesi, le parole di conforto e di speranza dei sacerdoti per le famiglie che hanno perso i propri cari, sono state anche un monito affinchè non ci siano più “fiori sull’ asfalto”. Anche il sindaco Raffaele De Simone, il Comandante dei Vigili urbani e quello del Comando dei Carabinieri di Rocca hanno voluto presenziare alla manifestazione. Il coro di Santa Cecilia di Visciano ha reso ancor più solenne la Santa Messa durante la quale doni simbolici sono stati portati all’ altare. Il codice della strada affinchè venga rispettato e il casco perchè gli uomini capiscano la sua utilità nel salvare la vita dono di Dio. Un messaggio significativo è venuto anche dal Presidente dell’associazione organizzatrice, Aniello Miele:”questa sera abbiamo voluto ricordare i nostri cari, i nostri angeli, perchè “chi ama non dimentica”, ma anche per sensibilizzare i nostri giovani ricordando loro che la vita è una sola e va tutelata, protetta con tutti i mezzi a disposizione. Spero che tornando a casa ciascuno di noi non dimentichi con una certa rapidità quanto fatto e detto, perchè tutto questo serva per consigliare i nostri giovani sul loro comportamento, chi può deve farlo a qualsiasi livello, è un obbligo morale, sono i nostri figli, non aspettiamo altre tragedie.”
di Giusy Corrado