Roccarainola: 2 Si per l’Acqua Bene comune
L’amministrazione comunale di Rocca si schiera a favore del Si per i due quesiti referendari sull’acqua. A pochi giorni dal voto che deciderà per la gestione pubblica o privata, la cittadinanza è stata invitata a partecipare all’incontro organizzato presso la sala consiliare del Comune. Il sindaco Raffaele De Simone si è avvalso dell’intervento di Don Virgilio Marone, che svolge il suo sacerdozio nella parrocchia della frazione di Sasso e di Mimmo De Falco membro del comitato per l’acqua pubblica. Obiettivo della serata, sensibilizzare e informare sul voto del 12 e 13 giugno. Un approfondimento sulla questione dunque, ma anche un motivo di confronto e di ulteriore chiarimento per i cittadini su un problema che riguarda tutti da vicino. De Simone ha subito precisato che il gruppo Colomba, attualmente maggioranza, ha sempre lottato contro la privatizzazione dell’acqua, lotta resa ancor più decisa dalla controversia che il comune sta portando avanti contro la società Gori, colpevole secondo l’amministrazione, di non adempiere ai suoi doveri di ottimizzazione della gestione delle risorse idriche. “Riceviamo continue lamentele dagli abitanti del nostro paese che si rivolgono al comune perché spesso ignorati da questa società che non attua quell’efficienza che poi è un suo dovere verso gli utenti – ha affermato il sindaco – gli interventi che vengono fatti nella nostra cittadina quasi sempre non sono adeguati o sufficienti. L’acqua è una risorsa che Roccarainola ha la fortuna di ricevere dai suoi pozzi, ma che deve pagare a causa della privatizzazione.” L’invito del sindaco ai suoi concittadini è stato quindi, quello di recarsi alle urne per dire un unanime si all’abrogazione delle due norme. Anche Don Virgilio Marone, da sempre attento alle questioni sociali, ha voluto esprimere la sua opinione puntando l’attenzione su due punti fondamentali; da una parte la necessità di una maggiore informazione riguardo i quesiti referendari e l’importanza della cittadinanza attiva che decide in modo cosciente e determinato del suo futuro; dall’altra la necessità di tenere ben presente che l’acqua è un bene che Dio ha donato all’uomo e che non deve perciò essere mercificata come avviene, nella società di oggi, per tutte le cose.”Se le guerre del XX secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del XXI secolo avranno come oggetto del contendere l’acqua”. Così Mimmo De Falco ha sintetizzato il suo pensiero usando una frase di Ismail Serageldin, vice presidente della Banca Mondiale. “Questa risorsa che è già chiamata L’oro Blu – ha continuato De Falco – è allo stato attuale nelle mani di pochi soggetti, mantenere la gestione privata vuol dire permettere che queste persone controllino l’energia del futuro”. Il pensiero condiviso in questo incontro è stato pertanto, l’importanza del referendum come strumento di democrazia e mezzo per difendere un bene comune: l’acqua.
di Giusy Corrado