Novità in Ato3, nasce la Rete dei sindaci per l’acqua pubblica
E’ nata ufficialmente la “Rete dei sindaci per l’acqua pubblica e gli altri beni comuni” nel territorio dell’Ato3 Sarnese-Vesuviano. Su proposta del Comune di Palma Campania, rappresentato dal sindaco Vincenzo Carbone e dall’assessore delegato Alfonso Nunziata, prende il via un’importante iniziativa degli enti locali per chiudere la fallimentare gestione di Gori SpA ed ottenere il rispetto dei referendum del 12-13 giugno. Hanno sottoscritto finora l’adesione formale alla Rete i sindaci di 12 dei 76 Comuni appartenenti all’Ato3: Carbonara di Nola, Casalnuovo, Cercola, Cicciano, Palma Campania, Poggiomarino, Roccapiemonte, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Paolo Belsito, Striano e Visciano. Il numero degli aderenti è destinato a crescere nelle prossime settimane, con l’ufficializzazione di ulteriori dieci amministrazioni che il 31 ottobre avevano già partecipato al primo incontro istituzionale sul tema. Registrata l’assenza dei maggiori Comuni della zona, in particolare i sindaci Biancardi di Nola, Sodano di Marigliano e Russo di Pomigliano.
I sindaci della Rete hanno espresso la volontà di perseguire uniti e con metodo condiviso il passaggio ad una gestione interamente pubblica del servizio idrico integrato, attraverso la costituzione di un nuovo ente di diritto pubblico. Il primo cittadino di Palma Campania ha assunto l’impegno di predisporre come prima proposta comune la richiesta di convocazione dell’Assemblea dei sindaci di Ato3 per dichiarare la cessazione dell’affidamento della gestione a Gori in applicazione del decreto Ronchi e , in ogni caso, di adoperarsi per interrompere i rapporti con la SpA.
Alla conferenza di presentazione, oltre ai primi cittadini, ha preso parte padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano conosciuto in tutto il pianeta come simbolo dei movimenti per l’acqua bene comune. Parole molto chiare le sue: “La lotta per la ripubblicizzazione del servizio idrico è essenzialmente un impegno per la democrazia – sottolinea Zanotelli – siamo dalla parte degli amministratori locali che vogliono battersi per bloccare una volta per tutte il carrozzone Gori e gli enormi interessi economici delle multinazionali, rispettando la volontà popolare espressa nei referendum. Non c’è più tempo da perdere, è necessario togliere l’acqua dal mercato ed eliminareo gni profitto su un bene fondamentale per la vita”.
Presenti all’incontro anche rappresentanti di numerosi Comitati civici del territorio, tra cui quelli di Nola, Palma Campania, Nocera inferiore, Sarno, Poggiomarino, San Giorgio a Cremano, insieme ai legali Giuseppe Grauso e Maurizio Montalto.
A sostenere la necessità della ripubblicizzazione anche Gianluca Napolitano, capogruppo di Città Viva nel Consiglio comunale di Nola: “E’ la prima volta in Campania che prende forma una Rete dei sindaci per l’acqua, le intenzioni sembrano buone e spingeremo in tutti i modi per farle diventare realtà. Siamo convinti che oggi sia possibile una nuova gestione pubblica di qualità con tariffe eque, senza consigli d’amministrazione e consulenze inutili che costano centinaia di migliaia di euro – continua Napolitano – pensiamo ad una gestione finalmente libera da clientele e sprechi, lontana dagli interessi della cattiva politica e dagli imprenditori che puntano solo agli affari”.
di Comunicato stampa