Nola ricorda il “ritorno” di San Paolino
Nola – Come ogni 15 maggio la Comunità di Nola commemora la traslazione delle ossa di San Paolino. Una vicenda, quella dei resti del Santo di Bordeaux, che è stata caratterizzata da sempre da una serie di “peregrinazioni”. Paolino si spegne a Nola il 22 giugno 431, dove viene sepolto presso la tomba del patrono Felice. Insieme con Felice Paolino vegliò sulla comunità nolana per quasi mezzo millennio, fino al IX o X secolo, quando i principi Langobardi ne trafugarono il corpo e le portarono a Benevento. Intorno al 1000 Otone III richiese il corpo di San Bertolomeo ai Beneventani, che lo sostituirono con il corpo di San Paolino. L’imperatore pur essendosi accorto della pia frode, portò con sé il Santo nolano e lo collocò nell’isola Tiberina, nella Chiesa dedicata a San Bartolomeo. I volani da parte loro non hanno mai lasciato nulla d’intentato per riaverle. In occasione dell’Anno Santo del 1900, il vescovo di Nola Agnello Renzullo presentò un’accorata supplica a papa Leone XIII. La morte del pontefice, che aveva manifestato di acconsentire alla richiesta, non scoraggiò il presule nolano, che presentò una nuova supplica motivata al successore Pio X .Il 14 maggio 1909 papa Sarti in una solenne seduta in Vaticano, consegnò le ossa sacre del Santo al vescovo. Alle ore 17.05 del 15 maggio con un treno speciale delle Ferrovie dello Stato le reliquie giunsero a Nola e furono traslate nella Cattedrale, ricostruita dopo l’incendio che l’aveva distrutta circa cinquant’anni prima. Dopo otto giorni di festeggiamenti religiosi e civili il 23 maggio ebbe luogo la definitiva chiusura dell’urna sotto l’altare della Cappella appositamente costruita. È così che la Comunità di Nola, celebra in questo mese di maggio tra importanti anniversari storici: il sedicesimo centenario dell’ elevazione alla cattedra episcopale del poeta di Bordeaux; il primo centenario della ricostruzione della Cattedrale e il primo centenario del definitivo ritorno a casa delle reliquie del Santo. Come ogni evento importante che si rispetti, il vescovo di Nola, Monsignor Depalme, ha officiato, l’altro giorno la celebrazione della SS. Messa, alla quale ha presenziato “l’ordine dei cavalieri del santo sepolcro di Gerusalemme”, in commemorazione di San Paolino, sottolineando l’importanza della conversione “ Paolino a 35 anni ha deciso di battezzarsi ed entrare a far parte della famiglia cristiana, riuscendo a comprendere l’importanza della conversione. Questo non dovrebbe essere dimenticato in un società, dove molti ragazzi si allontanano sempre più dalla Chiesa”.
di Rossella Avella