Nola, primo incontro sul bilancio partecipativo

Nola – Con l’incontro  stamattina, svoltosi presso la casa comunale è iniziato ufficialmente il percorso del bilancio partecipativo. Un percorso che si svilupperà in varie fasi, attraverso il confronto tra l’amministrazione comunale ed i rappresentanti delle associazioni. Circa una trentina le associazioni che hanno preso parte a questo primo appuntamento in cui sono state illustrate le linee guida del progetto. “ Per la prima volta al comune di Nola si intraprende un percorso di questo tipo – dichiara l’assessore al bilancio Antonio Russo – si tratta di un percorso di condivisione e di confronto con le forze sociali delle città. Un modo per rendere partecipi le forze sociali di quelle ai meccanismi ed ai processi decisori. Le associazioni che volessero presentare degli specifici progetti potranno farlo attraverso l’apposita modulistica scaricabile dal sito del comune. Quello del bilancio partecipativo – continua Russo – è uno strumento propedeutico e di supporto al bilancio preventivo , in quanto tramite il processo di partecipazione , la comunità può far avvertire all’ente locale alcune necessità più rilevanti rispetto ad altre , sarà poi l’amministrazione che, preso atto di questa necessità , studiando le risorse finanziarie inserite nel bilancio preventivo, deciderà le eventuali variazioni di risorse, da un progetto ad un altro. Il governo partecipato, inoltre, è necessario per ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”. Così come è stato ribadito nell’incontro di ieri mattina, bisognerà, in questa fase di redazione del bilancio preventivo, confrontarsi anche con la scarsità di risorse, stante la drastica riduzione dei trasferimenti statali. In tale prospettiva, la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni di allocazione delle risorse pubbliche, in sede di bilancio preventivo, rappresenta un sistema operativo ad elevata potenzialità al fine di perseguire un miglior equilibrio tra bisogni da soddisfare e risorse limitate. Un’ ulteriore difficoltà è rappresentata dal mutamento del quadro normativo che procede verso il federalismo fiscale, ma che al momento non è ancora applicato. Insomma è come essere nel mezzo di un guado. Il percorso del bilancio partecipato terrà presente quelle che sono le spese correnti. Nell’ ambito di questo perimetro saranno valutati quei progetto che risponderanno a criteri di priorità e di compatibilità alle risorse disponibili. Il percorso relativo al bilancio partecipativo che l’amministrazione intraprendere si articolerà attraverso una serie di incontri tematici. Momenti di confronto tra ente comune e le associazioni conosciute e operanti sul territorio che rappresentano proprio per questo i terminali informativi di cittadini , essendo le stesse “antenne” di quelli che sono i problemi dei cittadini. Gli ambiti definiti per il bilancio partecipativo saranno: la famiglia, il benessere giovanile e giovani, la cultura; la qualità urbana. All’incontro di domani con le associazioni ne seguirà un altro il prossimo ventidue ottobre, sempre presso la sala consiliare. Per il ventinove del mese ed il cinque novembre avremo la fase della presentazione delle proposte. Successivamente si aprirà la fase della valutazione interna sulla fattibilità tecnica. Alla fine del percorso di sarà ci sarà il voto sulla priorità d’intervento. Tutto questo accadrà verso la prima decade di dicembre.

 

Bilancio partecipativo: le prime proposte

 

Un positivo confronto. Può essere certamente definito così il primo incontro che ha dato inizio all’iter del bilancio partecipativo. Diversi gli argomenti e le prime proposte avanzate. Tra queste va segnalata quella dell’associazione “ Gli Amici del Marciapiedi” che ritiene necessario un potenziamento del fondo destinato alla manutenzione delle strade. “ Credo – afferma il portavoce del sodalizio, Raffaele Napolitano – si tratta di un argomento di estrema importanza. Sappiamo bene molte di queste versano in cattivo stato. Del resto, dalla loro cattiva manutenzione derivano diversi contenziosi per risarcimenti danni che gravano oltremodo sulle casse comunali. Il potenziamento del fondo eleverebbe gli standard di sicurezza oltre che ridurre i contenziosi in questione”. Un’ altra associazione ha invece posto l’accento sul recupero di un’ antica chiesetta sita in località Pizzone. Quello di ieri è stato per lo più un incontro conoscitivo per rendere tutti i partecipanti edotti circa il modus operandi dell’iter del bilancio partecipativo. Nei prossimi incontri, le associazioni avranno la possibilità di formalizzare una proposta da portare all’attenzione dell’amministrazione. Proposta che dovrà essere presentata utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal sito del comune. Naturalmente, ad essere prese in considerazione saranno quelle che oltre alle esigenze di priorità saranno anche compatibili con quelle che sono le possibilità di cassa. Sempre durante l’incontro di ieri è stato fatto riferimento alla possibilità di poter introdurre la così detta tassa di scopo finalizzata a realizzare opere specifiche in un tempo prestabilito. Un modo per liberare risorse da destinare a capitoli sensibili come quello della spesa sociale

 

Servizi sociali in emergenza: l’assessorato al ramo pronto a predisporre un piano straordinario

Anche durante l’incontro di ieri tra associazioni e amministrazione comunale, il discorso è scivolato inevitabilmente sulle difficoltà patite dal settore del servizi sociali che ha visto la sospensione dell’assistenza domiciliare. “ Non possiamo non evidenziare che siamo di fronte ad una moltiplicazione degli enti che operano all’interno dei servizi sociali – afferma Antonio Napolitano, presidente dell’associazione Contea Nolana – tutto questo ha prodotto una moltiplicazione di costi. Prendiamo, ad esempio, proprio il caso del servizio di assistenza domiciliare che è stato affidato con un progetto sperimentale alle cooperative, mentre fino ad oggi erano affidate alle associazioni. In questo modo, abbiamo avuto un aumento deii costi che sono lievitati dai circa sei euro, ai dodici euro e quaranta attuali. Inoltre, agli operatori è stato chiesto di conseguire un attestato Osa che naturalmente ha comportato altri  oneri economici. Risultato? L’ incremento generale dei costi ha prodotto l’attuale interruzione del servizio, visto che non vi sono le risorse necessarie per pagarlo”. A rispondere sul punto, è stato lo stesso sindaco Geremia Biancardi. “ Anche se queste considerazioni possono essere valide sul piano sostanziale – dichiara il primo cittadino – va detto che il servizio è disciplinato da leggi di carattere regionale e dunque non ci si può esimere dal rispettarle. Lo spirito è quello di professionalizzare ed elevare la qualità di questi servizi. Naturalmente noi come amministrazione ci stiamo attivando a far sì che i problemi e le criticità che si sono manifestate, vengano presto superate. Del resto, abbiamo avuto e continueremo ad avere anche e soprattutto in sede di bilancio di previsione, una particolare attenzione proprio ai settori dell’ambiente e delle politiche sociali. Una linea che ha contraddistinto i precedenti bilanci e che a maggior ragione caratterizzerà questo in corso di elaborazione”. Nei giorni scorsi, anche la Cgil ha diffuso un documento in cui ha manifestato la propria solidarietà ai lavoratori delle cooperative impegnati nei servizi sociali che da circa otto mesi non percepiscono i rimborsi. L’assessorato di riferimento, retto da Arcangelo Annunziata, sta organizzando un piano straordinario per tamponare l’emergenza, nell’attesa e nella speranza che la Regione possa liberare al più presto le risorse necessarie.

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