Nola, Pd: risultato delle politiche al di sotto delle aspettative. Pappalardo “Per le amministrative lavoriamo per una lista forte”
Nola – Il locale Partito democratico aveva come obiettivo quello di confermare il dato relativo alle politiche di cinque anni fa, quando raggiunse la soglia dei 3542 voti. L’ asticella, invece, si è fermata più in basso a 2.200 voti circa con un calo di ben 1200 preferenze. Giovedì prossimo, all’interno del circolo di via Tansillo, si analizzerà con gli iscritti il responso delle urne; certamente il fenomeno dei Cinque stelle era stato messo nel conto, ma le aspettative erano francamente più alte. Una situazione, quella post – voto, che non mancherà di riflettersi anche sulle strategie da definire per le amministrative attese tra solo un anno.
Il coordinatore cittadino, Gino Pappalardo, invita anche a considerare tutta una serie di dinamiche che hanno inciso come la presenza della lista “Potere al popolo” e l assenza di una rappresentanza all’interno del Consiglio comunale, visto il disconoscimento pubblico nei confronti del consigliere Luisa Marone e il mancato rinnovo della tessera da parte del consigliere Maria Franca Tripaldi.
Ad ogni buon conto, l’esito del voto rappresenta, sottolinea ancora Pappalardo, una forma di protesta ed una “reazione di pancia” da parte dell’elettorato. “Nonostante le varie iniziative politiche che abbiamo messo in campo nel territorio – afferma Pappalardo – occorre prendere atto di questo risultato che certamente non ci conforta anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Naturalmente siamo tenaci e lavoriamo alla costruzione di una valida proposta politica”. Prima del voto, spiega ancora Pappalardo, il programma per le amministrative prevedeva una “road map” ben delineata che resta nella sua struttura essenziale ma che d’ ora in avanti va declinata in relazione al nuovo scenario venuto fuori. “Credo che bisogna puntare ad una lista forte, aprendoci anche e soprattutto alle forze migliori della società civile”.
Per riuscire ad essere realmente competitivi, la strada della costruzione di una coalizione appare a questo punto obbligata. Proprio per questo sarà importante guardare a quei soggetti politici che possono essere più affini al partito. “Noi faremo la nostra strada – prosegue Pappalardo– è evidente che chi ha ricoperto ruoli di grande responsabilità all’interno di questa amministrazione, caratterizzandola con il suo operato non può avere nessun punto in comune con noi. Per gli altri che volessero darci una mano, ritengo sia doveroso che dialoghino su una logica di condivisione, senza dettare condizioni”. La scelta del candidato sindaco rappresenta un altro elemento critico. E’ chiaro che se il risultato elettorale fosse stato più lusinghiero il Pd avrebbe potuto rivendicare con più forza il diritto di nomina. Oggi questa dinamica è più difficile ed anche questa scelta dovrà essere oggetto di un’ ampia discussione tra quanti si pongono in alternativa all’amministrazione uscente. “Sono convinto che il candidato – sindaco – conclude Pappalardo – dovrà avere una forte connotazione politica”.