Nola, funerali di Antonio De Luca : l’ultimo saluto ad un uomo perbene
Nola- A tre giorni esatti dalla tragica scomparsa di Antonio De Luca (Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Nola), la piccola comunità di Polvica piange il suo adorato ed amato fratello nel giorno dei suoi funerali. In tanti questo pomeriggio lo hanno salutato per l’ultima volta stringendosi intorno alla famiglia e all’amico fraterno Enzo De Lucia che, con grande coraggio, vivono questo dolore lancinante che ha sconvolto l’intero paese. “Un uomo senza macchia, un servitore dello Stato e della sua comunità, un amico ed un amministratore onesto, sincero e leale con il tarlo della legalità”: così lo ha ricordato il sindaco di Nola Geremia Biancardi al termine della celebrazione eucaristica. Un uomo dal cuore d’oro e dalla battuta sempre pronta che, dietro l’aspetto apparentemente burbero e schivo, nascondeva una grande sensibilità e, soprattutto, un dramma interiore. Un male bruttissimo, quello dell’anima, che, a poco poco, lo stava divorando impossessandosi dei suoi pensieri più intimi. Alla fine non ce l’ha fatta ed è crollato. E’ bastato un click sulla sua pistola d’ordinanza per porre fine ad un malessere insopportabile. “Il Signore ci ama e ci perdona – ha commentato Don Marco durante l’omelia -. Perdona il gesto insano di un uomo commesso in un attimo di forte debolezza e totale sconforto. Un gesto sicuramente inaspettato che sconvolge e lascia attoniti. Perché ci si chiede. La risposta non c’è e non spetta certo a noi indagare e giudicare. Sarà solo il tempo ad alleviare il dolore. Oggi non ci resta che pregare per il nostro fratello Antonio, ma ricordiamoci che anche nei momenti di buio totale non è questa la strada giusta da percorrere. La vita è preziosa. Lottiamo e viviamo”. Un messaggio forte che spezza un silenzio che da tre giorni ormai pervade la circoscrizione di Polvica. Un silenzio rotto quest’oggi soltanto da un lungo e sentito applauso prima all’arrivo della bara e poi all’uscita della stessa dalla chiesa. Un silenzio rotto dai singhiozzi e dalle lacrime degli amici di sempre che, in una lettera, hanno rivolto ad Antonio l’ultimo abbraccio prima di accompagnarlo nell’ultimo viaggio. “Antonio De Luca non è più – si legge nella lettera -. Testimonianze di affetto, di cordoglio, di incredulità giungono non solo da coloro che lo hanno conosciuto bene, ma anche dal semplice cittadino che è rimasto scosso all’inaspettata notizia. Si, perché Antonio era un uomo “pubblico”, una persona che ha sempre operato nel sociale prima di essere assorbito da importanti ruoli politici che ha ricoperto con ardore e competenza. Un uomo dall’apparenza burbera, schiva, ma in realtà un bonaccione, una persona con cui ridere e scherzare senza problemi, in ogni occasione. Alla famiglia diciamo di esseri fieri di una persona così speciale, nella consapevolezza che la vita ci sottopone a dure prove, lasciandoci troppe domande e poche risposte. Alla moglie e ai figli diciamo di non arrendersi mai di fronte a questa sventura e di continuare a vivere, portando sempre con se il ricordo del proprio marito e del proprio papà”. Già, il ricordo. Un ricordo indelebile anche per l’amico di sempre Enzo De Lucia che, con Antonio De Luca, ha vissuto un lungo percorso, prima umano e poi politico. “Un dolore immenso difficile da spiegare – ha commentato commosso De Lucia -. Con Antonio è morta una parte di tutti noi che lo amavamo, una parte della comunità di Polvica e della città di Nola. Non ci saranno mai lacrime a sufficienza pronte ad alleviare una sofferenza che brucia dentro e ti logora l’animo. Di lui mi resta il ricordo di un’Amicizia vera e profonda, impossibile da dimenticare. Scoprire il suo corpo in quel podere dove era solito rifugiarsi alla ricerca di un po’ di tranquillità è stato terribile. Mi chiedo perché tutto questo. Un interrogativo che non mi dà pace. Ma tra tanti perché ecco arrivare una certezza che, seppur minimamente, allevia la mia sofferenza in questo momento così triste: avere la consapevolezza che oggi gli voglio bene più di ieri”.
di Autilia Napolitano