Esplana Sud: la Coop incontra la Regione, forse la svolta c’è
Nola – E’ la notizia che attendevano ormai da mesi. Nei giorni scorsi, il tanto atteso incontro tra la Coop Italia e la Regione c’è stato. La vicenda dell’Esplana Sud sembra intravedere un fascio di luce in fondo al tunnel. “ Coop Italia si è dichiarata soddisfatta dell’incontro – affermano i lavoratori che continuano la loro occupazione all’interno della fabbrica sita nella zona Asi – riteniamo che a questo punto della vicenda possiamo dire che siamo ad una svolta”. Nelle scorse settimane si era già svolto un incontro, promosso dal comune di Nola, tra rappresentanti dei lavoratori e l’assessore regionale Severino Nappi. Da parte delle istituzioni locali, comune e regione, era già giunta la piena disponibilità ad accompagnare ed in qualche modo garantire lo sforzo dei lavoratori a costituirsi in cooperativa per far ripartire le attività dell’azienda. Le condizioni sembrano esserci tutte. A mancare all’appello era fino a qualche giorno fa, unicamente la Coop. Una tessera, quest’ ultima, essenziale per comporre il puzzle. La Coop Italia, prima dell’improvviso ed ancora inspiegato naufragio finanziario dell’Esplana, era il primo partner dell’azienda. L’idea di fondo è quella che in sostanza i lavoratori si trasformino in imprenditori di sé stessi. In che modo? Costituendo una cooperativa che rilevi l’azienda dalla curatela fallimentare, la rimetta in piedi e le consenta nuovamente di camminare, riprendendosi il ruolo di leader del settore ortofrutta che gli è appartenuto per anni. Condizione imprescindibile è che la Coop ridia fiducia a queste maestranze, riaffidandogli le commesse. Del resto, la professionalità di questi lavoratori che ben conoscono il mestiere è più che nota. Un aspetto questo non secondario in quanto rappresenta la garanzia di un servizio di qualità. Certo un ostacolo potrebbe essere rappresentato dal credito che la Coop vanta nei confronti della stessa Esplana. Un problema che può essere superato, affermano i lavoratori, solo concedendo all’ azienda, che nel tempo ha dato prova di avere delle grandissime professionalità, nuove commesse. In questo modo man mano si potranno stilare dei bilanci in cui venga previsto il pagamento del debito pregresso. Una soluzione che dopo l’incontro tra Regione e Coop Italia sta prendendo forma. I prossimi giorni saranno dedicati alla redazione di un piano industriale della futura cooperativa pronta a rilevare l’azienda dal fallimento. “ Siamo in una fase decisiva – tengono ancora a precisare i lavoratori – si tratta di un risultato importante che è stato possibile unicamente grazie all’impegno dei lavoratori che in queste settimane hanno occupato la fabbrica”.Dunque, la vertenza Esplana è ormai prossima al momento della verità.In gioco c’è il futuro di circa cento famiglie. Di circa cento lavoratori che per anni hanno dimostrato il proprio valore e che d’ improvviso si sono trovati spalle al muro, ignari di come sia stato possibile che un’ azienda che fatturava circa 25 milioni di euro sia fallita.
Natale e capodanno in fabbrica – Trascorreranno ugualmente le feste natalizie ed il capodanno in fabbrica. Nonostante siano ad un passo dall’agognato risultato, non lasceranno lo stabile dell’ Esplana sito nella zona industriale della città di Nola. Dopo lo spiraglio apertosi a seguito dell’incontro tra Coop Italia e Regione, attendono che il tutto si traduca in atti concreti. Ciò che chiedono da tempo è un po’ di fiducia. Una fiducia che non è un assegno in bianco, perché le maestranze di questa fabbrica, circa 130 lavoratori, per anni sono stati leader nel settore della lavorazione della frutta. Da alcune settimane occupano la struttura dell’azienda ubicata nella zona Asi del comune di Nola. Sono decisi a non mollare, perché questa fabbrica la sentono effettivamente loro. Proprio per questo nei giorni scorsi, armati di ramazza e di paletta i lavoratori della Esplana Sud hanno ripulito lo stabile. L’obiettivo è quello di rimettere la struttura della fabbrica, in perfetta funzione nell’attesa che presto possa giungere l’ ok per la costituzione della cooperativa dei dipendenti. In attesa, di risposte da parte della Coop prosegue il presidio da parte dei lavoratori Un presidio attivo che vede le maestranze cercare di rimettere in sesto la struttura, che l’incuria di questi mesi ha abbandonato ad azioni di ruberie e di danneggiamento. Al momento del fallimento i lavoratori chiesero allo stesso tribunale di poter sorvegliare, in maniera gratuita, lo stabile. Tutto questo per evitare dei prevedibili furti. Purtroppo la richiesta è rimasta inascoltata, ed oggi basta guardarsi intorno per verificare cosa è successo. Molti beni e strumenti sono stati portati via , basta pensare ai tanti cavi elettrici tirati fuori dai tombini, alle cabine elettriche manomesse, fino alle tante casse dove veniva depositata la frutta che sono state rubate. Bisogna mettere un freno a tutto questo, affermano i lavoratori altrimenti allorché dovessero realmente avere il via libera per costituire la cooperativa, bisognerà mettere nella nota spesa affrontare anche non irrisori costi aggiuntivi per rimettere in sesto lo stabile. Un’ appassionata difesa dell’ azienda che ha spinto i lavoratori stessi ad addobbare nell’ex mensa un albero di Natale, nell’auspicio che queste festività possano essere foriere di un lieto evento a partire sin dai principi del prossimo anno. Il più sembra essere fatto, ma i lavoratori non abbassano la guardia: in ballo c’è il loro futuro e quello delle rispettive famiglie.