Cimitile: ovvero, quando il teatro sbarca in Consiglio comunale
Cimitile – Scene da un matrimonio. Il titolo pare possa adattarsi. La scena è quella tipica della famiglia media italiana; il marito che si lamenta per la cattiva gestione delle economie domestiche, la moglie gli mostra tanto di scontrini e soprattutto alcune carte che portano anche la firma di lui. La risposta arriva serafica:” Ma quando mi hai fatto firmare non ho letto…”. Comportamento ingiustificabile tra persone intelligenti; comportamento che diventa scandaloso se i soggetti coinvolti non sono una coppia di mezza età, ma due “avversari” (o presunti tali) politici.
La scena, infatti si è svolta presso il Consiglio comunale di Cimitile, riunitosi ieri sera: all’ordine del giorno, l’approvazione dell’assestamento di bilancio e l’approvazione di un capitolato per l’affidamento a privati dei campetti polivalenti attigui alle piscine, siti in Via Giovanni Paolo II. Chi conosce un po’ di storia cimitilese, sa che le piscine sono da anni affidate alla gestione dei privati e la scorsa Primavera era stato votato un capitolato per indire una nuova gara d’appalto relativa all’affidamento della gestione delle piscine. A tale capitolato non era però, ancora, seguita regolare gara. Nel frattempo, in seguito a segnalazioni dei VV UU e dei rappresentanti dell’ UTC è venuta a galla la situazione particolarmente delicata riguardante i campetti polivalenti attigui alle piscine. Questi ultimi, attualmente gestiti dal Comune, sono chiusi da tempo, in quanto l’ente di Piazza Filo della Torre non dispone dei mezzi sufficienti per la loro gestione e soprattutto per la messa in sicurezza, il che li rende facile preda dei vandali. Da qui la decisione di: annettere gli stessi campi alla struttura delle piscine, portare in Consiglio Comunale un nuovo capitolato, per poi indire un’unica gara d’appalto. Il progetto fa il suo primo passaggio nella Conferenza dei capi gruppo, per poter poi approdare nel Consiglio comunale tenutosi ieri. Conferenza dei capi gruppo che, a rigor di pura immaginazione personale, deve essere stata particolarmente movimentata se, a conclusione della stessa, si è andati via senza saper nemmeno cosa ci si fosse detti. Eh si! Perché quando, nel corso del Consiglio comunale, è arrivato il momento di votare sul famigerato capitolato, il Consigliere Panagrosso ha assolutamente rinnegato di aver mai approvato il progetto di annessione dei campetti polivalenti alla struttura delle piscine, per poi dare tutto in mano ai privati, anzi. Ha dichiarato di essere favorevole all’ipotesi di dare i campetti in gestione ad un’associazione locale e di aver firmato il verbale di seduta della Conferenza dei capigruppo senza leggerlo (!!!). Sulla buona fede del Consigliere Panagrosso, Capo gruppo e unico componente del gruppo consiliare “Per Cimitile”, si alzano non una, bensì due mani e se ne alzerebbe pure qualcuna in più, ad averla. Ciò che, invece, ci chiediamo è: Ma tutta questa buona fede non sarà troppa? Va bene la “Onestà intellettuale”, ma nemmeno la lista della spesa si firma senza leggere. La questione, ovviamente, ha assunto toni più che accesi, ma come più volte lo stesso Panagrosso ha tuonato, non era “maleducazione e arroganza”, ma semplice “passione” che, a quanto pare, viaggia in maniera direttamente proporzionale al tono della voce. Fino alle note conclusive, degne dei migliori film di Don Camillo e Peppone, in seguito alle quali, il punto all’ordine del giorno è stato approvato dalla maggioranza, e tutti sono andati a tifare Napoli, con buona pace del confronto politico.
di Maria Almavilla