Casamarciano, elezioni: la lotta è fino all’ultimo voto
Casamarciano – Un’ultima settimana per giocarsi i numeri della vittoria. A Casamarciano, infatti, il prossimo 18 dicembre, si tornerà alle urne. Dopo un anno e mezzo da quel Marzo 2010, quando i risultati portarono l’avvocato Andrea Manzi ad indossare la fascia tricolore di primo cittadino, il risultato può ancora essere ribaltato. Eh si! Lo scorso ottobre, infatti, il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato dall’ex sindaco, il dottore Primiano, ribalta la sentenza di primo grado, che aveva invece accolto le ragioni di Manzi e decide: Quella sezione deve tornare a votare! I fatti risalgono al momento dello spoglio. Già nelle ore immediatamente successive alle votazioni del marzo 2010, infatti, irregolarità erano state ravvisate nelle schede presentate da una delle tre sezioni in cui la cittadinanza casamarcianese viene divisa al momento delle elezioni. Presentato il ricorso da parte del sindaco uscente, oggi, la sezione incriminata è chiamata a pronunciarsi nuovamente. Su tale pronuncia, ovviamente andranno a pesare i circa 18 mesi di amministrazione Manzi.
“Abbiamo ripreso il nostro programma elettorale del 2010 – ha dichiarto Ferdinando Primiano – La cittadinanza è stata coinvolta nelle scelte importanti e sa quali sono i punti cardine del nostro programma. Primo tra tutti sicuramente la tutela del territorio, con particolare riferimento alla tutela ambientale. Lo scempio ambientale cui il nostro territorio è stato sottoposto negli ultimi decenni è sotto gli occhi di tutti. Ciò che ci prefiggiamo, oggi, come un anno fa, è perseguire il bene di tutti e riprendere i nostri progetti lì dove li abbiamo interrotti. Mi riferisco in modo particolare al Piano di insediamento produttivo (Pip). Da quello che mi risulta, progetto è fermo a due anni fa; lì dove lo abbiamo lasciato, e in un momento di crisi globale come questa avrebbe dato una vera e propria boccata di ossigeno alla nostra economia”.
Le risposte su tale tmatica arrivano dalla pagina face book di Casamarciano libera e giusta, la lista che sostiene il sindaco Andrea Manzi e dalla quale si legge: “Per quanto concerne il Pip, la procedura espropriativa per le infrastrutture è ferma per mancanza di finanziamento. I poco meno 5.000.000,00 di euro ammessi a finanziamento alla fine del 2005 sono andati persi perché la procedura di affidamento lavori doveva essere completata perentoriamente (lo dice la circolare CIPE) entro il 30-11-2009; si capirà facilmente che senza infrastrutture (strade, acqua,luce, etc etc) e i soldi da dare alle ditte espropriate, è impossibile procedere alla definizione del bando di assegnazione delle aree, senza contare il fatto che ad oggi il comune è obbligato a pagare le parcelle ai progettiste per circa 400.000,00 euro, quindi dire che la nostra amministrazione è ferma e non intende andare avanti è totalmente falso, è praticamente impossibile. Si sta, a questo punto, pensando di adottare altra procedura (projet finazing) ma certo è altrettanto falso dire che non si vuole portare avanti tale iniziativa.
di Maria Almavilla