Arriva la manna, San Felice concede il miracolo in “seconda battuta”
Nola – Ieri mattina alle ore 8.30 nella cripta della Cattedrale di Nola è stata celebrata la S. Messa nella solennità liturgica dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Secondo la tradizione questo è il secondo appuntamento dell’anno con il miracolo di San Felice vescovo, patrono della città di Nola, dopo quello del 15 novembre, festa del Santo. A presiedere la celebrazione il Canonico Tesoriere del Capitolo Cattedrale, Mons. Luigi Mucerino, al quale spetta l’ufficio di verificare la presenza o meno del segno della manna nel calicetto posto nell’urna a ridosso dell’altare della cripta. Insieme a lui erano presenti il parroco e il vicario parrocchiale della Cattedrale. Al termine della celebrazione, dopo le preghiere e le invocazioni di rito per impetrare il segno, il Tesoriere ha aperto l’urna e ha potuto constatare la presenza di diverse gocce nel canaletto che sono state fatte scendere nel calice. È stato intonato il canto della Salve Regina come ringraziamento e successivamente il parroco don Domenico De Risi ha mostrato ai numerosi fedeli presenti il calice contenete le gocce di Manna. Già l’erudito Ambrogio Leone, nella sua operaDe Nola, pubblicata a Venezia nel 1514, al capitolo XI del libro secondo, parlava del fenomeno della manna, questo liquido trasparente che fuoriesce attraverso un canaletto d’argento posto in una fenditura del marmo, dietro il quale è deposto il corpo del santo. La manna è stata sempre letta dai Nolani come un segno concreto della protezione del Santo Patrono e da essa in antico i contadini traevano gli auspici circa l’abbondanza del raccolto. Un apposito libro, custodito nell’archivio storico-diocesano di Nola, registra, anno per anno, a partire dal 1753 fino al 1907, il verificarsi o meno del miracolo. Nella parrocchia del Duomo è, invece, custodito il registro dal 1907 ad oggi. Da quest’ultimo diario risulta che il “miracolo” nel giorno di San Felice (15 novembre) si è verificato l’ultima volta nel 1979, mentre dal 2008 non si verificava nel giorno dell’Immacolata.
Di Gennaro Morisco