Amato De Serpis presenta: “Il giorno senza domani”

L’Associazione Meridies, il Comune di Nola, la Libreria Guida di Nola, la Curia Vescovile di Nola, il Museo Diocesano di Nola e la Albus Edizioni, presenteranno, mercoledì 30 novembre, alle ore 18.00, presso la Sala dei Medaglioni del Palazzo Vescovile-Museo Diocesano di Nola, il nuovo racconto di Angelo Amato de Serpis dal titolo “Il giorno senza domani” (Albus Edizioni). All’incontro prenderà parte Aniello Montano (Università di Salerno), Giuseppe Vecchio (Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei), Antonia Solpietro (Ufficio BB. CC. della Curia di Nola), Maria Grazia De Lucia (Ass. BB. CC. Comune di Nola) e Geremia Biancardi (Sindaco di Nola). La serata, che sarà moderata dalla giornalista Autilia Napolitano, sarà arricchita dalla lettura di brani del racconto effettuata dagli attori dell’Accademia Teatrale Nolana, diretta dall’attrice Veronica Mazza, accompagnati dal maestro Antonio Marotta. “Il giorno senza domani – ha sottolineato l’autore Angelo Amato de Serpis -, è una storia molto verosimile, basata su reali dati archeologici, che racconta le ultime concitate ore di vita dell’uomo e della donna rinvenuti a San Paolo Bel Sito, vicino Nola, e seppelliti dall’eruzione vulcanica del Vesuvio di 4000 anni fa. E’ una storia drammatica ma, nonostante molto lontana nel tempo, ancora parecchio attuale e che dovrebbe farci attentamente riflettere. E’ anche un modo “alternativo” di far avvicinare i giovani e meno giovani ai beni culturali e alla storia. Lo sfondo e l’ambientazione del racconto è, ovviamente, il Villaggio Preistorico di Nola”.

Un racconto giovane, dal sapore antico, che ci porta tra le rovine del Villaggio Preistorico di Nola e le fa “parlare”, quasi come ci fossero delle anime sotto le ceneri.

Con una narrazione avvincente, dal ritmo concitato che ripercorre scene verosimilmente vissute, l’autore ci porta indietro nei secoli. Attraverso la descrizione di un sogno ci fa rivivere i momenti tormentati di una disperata fuga al riparo dalla furia della natura. Il protagonista, Achem, tenta tenacemente di mettere in salvo sua moglie e suo figlio dalle avidi lingue di lava che stanno ricoprendo e bruciando la terra. Una famiglia che, come tante altre, conduceva una vita umile ma felice, fino al momento dell’eruzione del Vesuvio, in un giorno che, purtroppo, sarà per loro senza domani…

Un libro che fa tenere il fiato sospeso dall’inizio alla fine della lettura, e dopo averlo chiuso lascia la sensazione di avere accanto i protagonisti, come amici di oggi e testimonianze del passato.

 

Racconto avvincente e di intesa drammaticità, che, pur nella sua asciuttezza, mette in chiaro il dramma eterno della vita umana, la lotta contro le forza distruttive della natura a volte “matrigna” e la persistente “fatica” della mente umana nel desiderio-bisogno di dare un senso razionale alle alterne e imprevedibili vicende della storia

(dalla prefazione di Aniello Montano)

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