I Missionari: un popolo in cammino. Racconto di un’esperienza missionaria
Essere missionari è amore, è responsabilità, è vera grazia; allo stesso modo l’essere volontari va oltre il semplice “fare qualcosa”.
Desiderosa di vivere un esperienza missionaria ed attratta dalla fama di santità di PADRE ARTURO D’ONOFRIO da VISCIANO, FONDATORE MISSIONARIO DELLA PICCOLA OPERA DELLA REDENZIONE, accettai l’invito a parteciparvi,come se fossi stata chiamata a seguire un cammino. Il giorno della partenza per le missioni, è stato speciale, eravamo in dodici, le presentazioni furono calorose:Padre Livio Pulita 1° collaboratore di padre ARTURO- Don Nunzio D’Elia postulatore della Causa di padre Arturo-Don Carmine Esposito, Anziano sacerdote severo, Pellegrino Gambardella l’alcade del gruppo, Leonida Rizzo il pupillo di padre Livio-Gerardo, Santella il giornalista del gruppo, Biagio Ferrara il pediatra, Ariosto Prudenziano l’autista di padre Arturo, Rosa Galasso la moglie di Ariosto Amalia, Faiella la sapiente volontaria del gruppo, Rina Frezza l’esperta volontaria del gruppo, Mimma Napolitano la cugina dell’alcade-, pochi attimi, ed ecco formarsi una famiglia allargata.
Dopo lunghe ore di volo siamo atterrati a città del Messico,prima tappa del nostro viaggio missionario. Siamo stati ospiti della OMPE OBRAS MISSINALES PONTIFICIO EPISCOPALES, a pochi passi dal Santuario di NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE “L’IMPERATRICE DELL’AMERICA LATINA”. Padre Livio, non è stato soltanto una impeccabile guida turistica, ma con sottile delicatezza e stato nostra guida in quel particolare “batticuore”insegnandoci a vedere, a capire ciò che accadeva con gli occhi del cuore.
Il mio cuore in quei luoghi si è impregnato di una fede calda, appassionata, fervente, vera fonte di acqua viva che sgorga con semplicità e umiltà. E … ed era come se in pellegrinaggio, gli INDIOS , portassero tra le mani, il loro cuore per donarlo “ ALL’ IMPERATRICE”.
Città del Guatemala è stata la seconda tappa del nostro viaggio: Qui siamo stati ospiti del “CENTRO SAN JOSE’ “,non dimenticherò mai i momenti di grande emozione che ci hanno donato i ragazzi e i missionari. Ricorderò sempre la loro calorosa accoglienza, il suono della marimba, quel continuo battere di mani, quelle canzoni semplici,ma piene di amore,umiltà e ringraziamento,che davano calore all’animo. Credo che solo le persone che attraversano continui momenti di condivisione, possono infondere serenità. La loro purezza di animo gli insegna a rendere quei momenti gesti di fraterno amore e non elemosina, avendo compreso che la condivisione è vita. Anche Rina e Giuseppe(volontari da anni), felicissimi di compier un gesto d’amore, in occasione delle nozze d’oro, hanno sperimentato la vera condivisione, trasformando i doni di nozze, in un aula studio per i ragazzi del “CENTRO SAN JOSE’ “ in memoria del figlio “LORENZO”.
EL SALVATOR è stata l’ultima tappa di questa meravigliosa esperienza, questa volta ospiti della “CASA MISSIONARIA IN MEMORIA DI SUOR ANNA VITIELLO”.
Evento principale delle nostre escursioni, è stata la visita preso il “SANTUARIO EL SALVATOR”, dedicato alla SANTISSIMA TRINITA’. Luogo di infinito valore cristiano. Ricordando quei monenti di preghiera e di meditazione condivisi, davanti alla tomba di Mons. Oscar Romero (santo martire per il popolo)mi viene alla mente:” Dio creò l’uomo dalle sue calde mani, con pazienza, delicatezza, amore, donandogli la vita attraverso il calore del suo alito. Noi popolo di fede coscienti della nostra fragilità abbiamo capito che solo amando, la TRINITA’, si guarisce dalla solitudine umana, liberandoci dalla incapacità di riconoscere la fratellanza universale.
di Mimma Napolitano