Il gonfalone del comune alla manifestazione per l’acqua pubblica
Nola – Il gonfalone del comune di Nola presente alla manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua svoltasi a Roma, sabato scorso. Una manifestazione per chiedere a gran voce il rispetto dell’ esito del referendum. Nola come è noto è un vero e proprio epicentro della così detta “questione acqua”. “Il comitato di Nola e quelli dell’area nolana erano ben presenti alla grande manifestazione. Un particolare – recita una nota dello stesso comitato – di non secondaria importanza per il popolo nolano è la presenza del gonfalone della nostra città a testimonianza di una lotta che dura da sette anni e del nuovo corso che, finalmente, il sindaco Biancardi ha voluto imprimere alla sua amministrazione nei confronti dei beni comuni. Il gonfalone – prosegue la nota del comitato – ha sfilato per le vie di Roma insieme a quello di Napoli, Palma Campania, S. Antonio Abate, Roccapiemonte e tanti altri e dietro di essi, una marea di persone che si è gonfiata sempre più, tra colori, suoni e un civilissimo procedere tra gli applausi, prima timidi e poi sempre più convinti dei cittadini di Roma e di tanti turisti che esprimevano in tal modo la loro vicinanza ma anche il loro ringraziamento per il civile e gioioso manifestare. Prima ventimila, poi cinquantamila, alla fine se non erano centomila poco ci mancava e tra di loro i 40 nolani in rappresentanza dei 18.000 circa che il 12 e 13 giugno hanno votato Si ai referendum”. Presente alla manifestazione anche il consigliere comunale della lista civica “ Città Viva” che aveva in consegna il gonfalone del comune. “ E’ stato un momento di grande espressione democratica – ha dichiarato lo stesso Napolitano – per ribadire il diritto a dare seguito all’esito del referendum. Per quanto concerne la questione Nola, abbiamo rilevato come negli ultimi giorni la Gori abbia ricominciato a rimandare delle lettere in cui si minaccia il distacco dell’acqua per il mancato pagamento delle bollette. In particolare – continua Napolitano – si tratta di messe in mora in cui si intima il distacco dell’ acqua se non si ottempera al pagamento entro trenta giorni. Parliamo di bollette rispetto alle quali pende un giudizio di legittimità, visto che sono state contestate presso le autorità competenti. Va però aggiunto – conclude Napolitano –che abbiamo avuto assicurazione dal presidente dell’Ato 3 il dottore Sarro che non ci saranno distacchi”. Nel frattempo, in seno all’Ato 3 sta prendendo forma la così detta rete dei sindaci per chiedere la cessazione della gestione delle risorse idriche della Gori ed avviarne una in capo ad un soggetto completamente pubblico.