Bambina di 11 anni scappa di casa, ritrovata alla chiesa del Collegio
Sola, sporca e con lo sguardo perso nel vuoto. Ad accorgersi di quella bambina seduta tra i banchi della chiesa del Collegio, lo stesso parroco. Sostava lì da diverse ore ormai e l’orologio segnava quasi le 20. Ancora pochi minuti e i cancelli della chiesa si sarebbero chiusi. La piccola non accennava ad andare via quando il parroco le si è avvicinato per chiederle il motivo di una “sosta” così lunga. “Ho litigato con mamma e sono andata via di casa” si è giustificata. Una frase che improvvisamente ha rotto quel silenzio assordante, tipico di un luogo sacro. E’ successo ieri sera a Nola. La piccola in questione ha 11 anni, è rumena ma parla benissimo l’italiano. Una storia difficile la sua, ora all’attenzione degli assistenti sociali dell’Ente di piazza Duomo. Scosso da un’affermazione del genere, il parroco ha immediatamente avvertito il comando dei Vigili Urbani agli ordini del colonnello Carmine Lanzaro e la locale compagnia dei carabinieri guidata dal capitano Andrea Massari che, giunti sul posto, hanno subito avviato le indagini per risalire all’identità della bambina. Sul posto anche gli assistenti sociali del Comune di Nola accompagnati dalla dottoressa Lina Vallone. In evidente condizione di disagio, la piccola è stata ascoltata ma, prima di tutto, accudita. Era molto sporca infatti con addosso vestiti sudici. Accompagnata presso una casa famiglia, è stata così lavata e rivestita con abiti nuovi e puliti. “Voglio stare qui” avrebbe detto riuscendo a stento a trattenere le lacrime per poi aggiungere “ma ora non vedrò più mia mamma?”. Parole semplici velate da una certa contraddizione dette da una piccola che, probabilmente, si stava rendendo conto del gesto appena fatto. Intanto in serata i suoi genitori, preoccupati, hanno denunciato la scomparsa della figlia. Risiedono a Casalnuovo e, una volta presentati i documenti ai carabinieri, hanno chiesto di poter riabbracciare la loro figlioletta. Quest’ultima però è ancora presso la casa famiglia. Troppe contraddizioni in questa storia, ancora qualche nodo da sciogliere. Perché la bambina avrebbe detto al parroco di essere scappata di casa? Perché era così sporca? E’ stata una semplice marachella la sua in seguito ad un normale litigio con mamma e papà o c’è qualcosa che non va? Per adesso solo dubbi in attesa che venga ascoltata da un psicologo. Una storia triste che richiama l’attenzione su temi particolari e difficili quali l’infanzia e l’abbandono. Temi ancora troppo attuali che oggi hanno il nome e il volto di quella piccola bambina rumena che, forse, non vedeva l’ora di stare in un posto pulito e caldo ma che, probabilmente, nonostante l’affetto degli assistenti sociali, tra le lacrime chiama ancora la sua mamma.
di Autilia Napolitano