Nola, museo della cartapesta:ecco perchè non ripartono i lavori
Nola – Svetta solo ed abbandonato nel mega spazio di piazza D’Armi. E ‘ lo scheletro del realizzando Museo della Cartapesta il cui programma dei lavori è fermo da tempo. Troppo. In molti cominciano a nutrire il timore che si possa materializzare l’ ennesimo aborto. Un’ opera, magari da candidare alla triste categoria, tutta italiana, delle “ cattedrali nel deserto”. Le difficoltà, certo, sono molteplici e partono da lontano, molto probabilmente dall’origine dell’opera e dalla sua ubicazione. “ Come ho sempre sostenuto in ogni sede – dichiara il sindaco di Nola, Geremia Biancardi – l’ubicazione è stata del tutto infelice; molto meglio se fosse rimasto lo stadio. Certo, oggi, è difficile cambiare in corsa, visto che sono stati già spesi molti soldi pubblici”. Ma torniamo al cuore del problema:perché non ripartono i lavori? Semplice: la Regione non ha la liquidità necessaria per finanziarie le successive tranche per far ripartire l’opera. La circostanza è confermata dallo stesso sindaco Geremia Biancardi. “ La Regione Campania, così come è noto a tutti – prosegue il sindaco – sta attraversando un momento molto delicato. Da parte nostra siamo pronti per ripartire: attendiamo unicamente l’ok della Regione. Abbiamo comunicato tutti i rendiconti relativi ai soldi spesi fino ad ora. Non ci resta che attendere e sollecitare”. Da palazzo Santa Lucia, però, fanno sapere che i soldi arriveranno e che dunque il Museo della Cartapesta sarà completato. L’amministrazione comunale incassa fiduciosa e speranzosa questo buon proponimento, ma al tempo stesso, visti i tempi che corrono, si prepara anche al peggio. “ Naturalmente nell’ipotesi in cui il finanziamento non dovesse pervenirci – continua Biancardi – è chiaro che ci dovremmo porre il problema sul futuro di quella zona di piazza D’Armi, dove attualmente sorge lo scheletro del Museo. Naturalmente, in un caso del genere, coinvolgeremo l’intera città per capire cosa eventualmente progettare in alternativa. Ma ripeto dalla Regione ci hanno fatto sapere che il finanziamento arriverà. Staremo a vedere”. Il progetto in questione è in itinere da tempo. Già in passato ha subito più di una battuta d’ arresto, dovute essenzialmente al ritrovamento della cittadella medioevale, emersa durante i lavori di scavo per la delocalizzazione dello stadio comunale. Insieme alla Sovrintendenza è stata apportata anche una modifica al progetto originario, prevedendo un arretramento dell’intera struttura. In questo modo, la stessa cittadella medievale sarà preservata e resa visibile al pubblico. La prima fase dei lavori riguarda la realizzazione dei primi due lotti, che comprendono il livello espositivo. Altro segmento è quello relativo alla realizzazione del terzo lotto, che riguarderà invece le botteghe. Un progetto, quello del museo della cartapesta, rispetto al quale l’intera città ripone una profonda aspettativa, in chiave d’immagine e di turismo. La struttura, infatti, una volta a regime permetterà alla stessa festa dei Gigli di usufruire di una vetrina importante per l’intero anno.