Villaggio Preistorico: ecco i risultati dello studio commissionato dalla Regione
Nola – Era atteso con trepidazione. E’lo studio dell’Amra, Centro di Competenza Rischio Ambientale, sul Villaggio Preistorico di Via Croce del Papa, che si è concluso di recente. Uno studio, come si ricorderà, commissionato dalla Regione Campania per capire quelle che sono le cause dell’innalzamento della falda acquifera che attualmente copre l’ eccezionale testimonianza dell’età del bronzo e che rischia di mettere a repentaglio l’integrità anche di altri siti. Da quanto si apprende, secondo l’Amra, l’innalzamento della falda potrebbe essere connesso con la dismissione e/o riduzione degli emungimenti dal campi pozzi a servizio di Napoli e del Vesuviano e dei grandi impianti industriali nel triangolo Napoli –Nola- Maddaloni. Va considerata, inoltre, la possibile messa in comunicazione tra la falda artesiana profonda e quella superficiale, causata dalla presenza di un gran numero di pozzi abusivi. Per ovviare a tale situazione, la Gori S.p.a, come si ricorderà, aveva già istallato un impianto di aggottamento della falda. Nel maggio del 2007 con l’aggravarsi della situazione è stata effettuata la sostituzione di una delle pompe con una di maggiore portata, pervenendo ad una portata complessiva di 50 litri al secondo. In primo luogo i tecnici dell’Amra rilevano la necessità di una messa in sicurezza del sito. In particolare, viene sottolineato come le pareti dello scavo, dovranno essere sistemate ed eventualmente risagomate per garantire la stabilità, ma, nel contempo consentire la vista della successione stratigrafica che ha ricoperto il reperto archeologico. Secondo le indicazioni contenute nello studio si prevede una sistemazione che possa contenere la parte bassa, costituita da livelli di pomici, con locali pannelli di vetro o simili, mentre la parte cineritica sovrastante potrà essere risagomata in accordo con i risultati delle indagini della normativa vigente. Per quanto concerne invece il contenimento dell’innalzamento della falda, lo studio dell’Amra propone due soluzioni. La prima prevede un impianto di pompaggio per l’aggottamento della falda. La seconda, invece, il confinamento della falda stessa attraverso la realizzazione di un diaframma plastico. Nei prossimi giorni si procederà ad un’ attenta analisi delle indicazioni contenute nello studio, per verificare quale tra le due prospettate, possa essere quella realmente efficace. “ Il nostro paziente lavoro – ha dichiarato il sindaco Geremia Biancardi – sta producendo i suoi primi ed importanti risultati, rispetto ad una vicenda così complessa come quella della falda del Villaggio Preistorico. Devo dire che l’assessore Cosenza ha dedicato alla questione la massima attenzione. Nei prossimi giorni ci confronteremo sui percorsi da intraprendere”.
di redazione cronaca