Aumento tariffe Ato3: l’incremento è di solo 18 euro all’anno. Innalzata la fascia Isee
Nola – In merito alle decisioni prese nel corso dell’assemblea dell’ATO 3, che si è svolta martedì scorso a Napoli, il Sindaco di Nola, Geremia Biancardi, ha precisato quanto segue.“Premesso che gli aumenti delle tariffe erano previsti da mesi e che ammontano, in media, per la città di Nola, a 18 euro l’anno, per una famiglia tipo di 4 persone, che nel contempo è stata anche innalzata la fascia ISEE per l’esenzione, mi preme rendere pubblico l’emendamento proposto dal sottoscritto ed integrato e fatto proprio da altri Sindaci.In ogni caso, giova precisare che il passivo della G.O.R.I., ammonta a oltre 170 milioni di euro e che, in caso di fallimento dello stessa, i debiti, per legge, non vengono cancellati ma devono essere ripartiti tra i 76 comuni facenti parte dell’ATO e soci al 51% della G.O.R.I., per cui, il Comune di Nola si ritroverebbe con un debito di svariati milioni di euro e con il concreto rischio di dissesto finanziario.L’emendamento – ha continuato Biancardi –, integrato dal Sindaco di Castellammare di Stabia e fatto proprio dai Sindaci di Portici, Gragnano, Pomigliano d’Arco e molti altri colleghi, prevede che, nonostante la criticità finanziaria che attraversa la G.O.R.I., il soggetto gestore del S.I.I. appronti immediatamente un piani di efficientamento caratterizzato, da un lato, da un forte contenimento delle spese, eliminando ogni fonte di spreco e di diseconomia e, dall’altro, dalla razionalizzazione dell’uso delle risorse umane, con limitazioni sul turn-over, programmi di riqualificazione e riconversione del personale, uso oculato degli istituti retributivi premiali; attivi, in tempi altrettanto rapidi, un piano di contrasto all’evasione, capace di contenere i tassi di morosità e, più in generale, di inesigibilità entro livelli fisiologici, così come desumibili dalle medie di contesto; dia avvio, di intesa con l’Autorità d’Ambito, ad un percorso istituzionale con la Regione Campania, finalizzato a rivedere le posizioni debitorie fino ad oggi maturate nei confronti di soggetti titolari di concessioni nell’ambito del più generale servizio idrico (Acqua Campania spa, ARIN spa, Commissariato di Governo Emergenza Sarno, ecc.), allo scopo di rimuovere ab origine appesantimenti dei costi e limitazioni di servizio che molto contribuiscono all’attuale condizione di sofferenza finanziaria della società, demandando l’ATO a vigilare sulla G.O.R.I. spa affinché i criteri di gestione innanzi indicati trovino concreta attuazione nelle politiche aziendali del soggetto gestore; al contempo chiedono all’Autorità d’Ambito di promuovere ogni utile iniziativa presso la Regione Campania per l’apertura di un tavolo istituzionale chiamato ad esaminare la consistenza del debito contratto da G.O.RI. nei sensi innanzi indicati ed a definire soluzioni che consentano di alleggerire l’indebitamento e di rimuovere, anche dal punto di vista formale, le cause che l’hanno determinato; dare mandato al cda di attuvare le procedure per modificare i patti parasociali al fina di far prevalere l’incidenza pubblica nelle scelte gestionali e nelle conseguenti attività di controllo.Infine, ho proposto che, nel tavolo tecnico che vedrà la sua istituzione all’inizio di settembre, dovranno sedere anche i rappresentanti dei Comitati per l’Acqua Pubblica e, tra questi, ho proposto espressamente, al Presidente Sarro, l’inserimento della dottoressa Amelia De Pietro, Presidente del Comitato per l’Acqua di Palma Campania, che, da sempre, in modo coerente, costruttivo e sgombro da qualsivoglia pregiudizio ideologico, persegue la battaglia per l’acqua pubblica.Con rammarico, purtroppo – ha concluso il Sindaco Biancardi –, registriamo le basse insinuazioni ed i tentativi maldestri di strumentalizzare la popolazione in dispregio della verità e di chi, in modo coerente e responsabile, cerca quotidianamente, di amministrare nell’interesse esclusivo dei cittadini”.