Visciano, tra festa e tradizioni
Visciano. Le tradizioni, è risaputo, sono parte integrante del popolo viscianese che le coltiva e le porta avanti con sempre maggior enfasi e devozione. Enfasi e devozione che fuoriescono in particolar modo la domenica ed il martedì della festa di Visciano quando cioè passa per le strade del paese la processione della statua della Madonna Consolatrice del Carpinello ricoperta d’oro. Proprio per permettere alla Madonna di passare in ogni via,vialetto o vico di Visciano, la processione si volge in due giorni: la domenica passa per le strade principali mentre il martedì per il centro storico. Parte dal Santuario in entrambi i giorni dopo la Santa Messa. La Madonna ricoperta d’oro richiama fedeli da ogni parte d’Italia e la maggior parte di questi si chiede “ Ma da dove viene tutto l’oro della Madonna?”.Come dice una delle canzoni più famose cantate sul Carro il sabato della festa
“ Quant’oro tene ‘ncuollo ‘sta Madonna: ma chi nce ‘o da,ma chi nce ‘o da? So ‘e vute che stu popolo chiagnenno lle va a purtà, lle va a purtà.”; ed infatti tutti i monili custoditi segretamente durante l’anno e che vestono la statua della Madonna durante i giorni della festa sono doni che i fedeli hanno voluto fare alla Vergine Maria per grazie ricevute o semplicemente per la fede che in essa ripongono. L’ingente quantità d’oro che aumenta con il passare degli anni, dimostra come Visciano, nonostante le piccole dimensioni, sia riuscito a far conoscere la “sua” Madonna e come questa sia riuscita a farsi amare anche da fedeli non viscianesi.Tutto questo soprattutto grazie alle opere di Padre Arturo D’Onofrio.
di Maria Francesca Malinconico